Riordino “Colle Lunghe”, un’altra proroga 

Storo, la richiesta dopo la riunione del Cmf. Importi triplicati per i proprietari dei fondi in zona Sorino


di Stefano Marini


STORO. Vera e propria "riunione-fiume", a giudicare dal verbale di 10 pagine per 9 punti all'ordine del giorno del consiglio dei delegati del Consorzio Miglioramento Fondiario (Cmf) di Storo. Le novità di rilievo non mancano, su tutte la seconda richiesta di proroga per il riordino dell'ormai famigerato campo "Colle Lunghe" e incarichi progettuali per l'acquedotto del Sorino.

Partiamo dal campo "Colle Lunghe", area agricola in attesa di sistemazione sin dagli anni '80 del secolo scorso. Nonostante la proroga ottenuta nel 2017 le procedure di riordino a quanto pare hanno proceduto a rilento per tutto il 2018. Motivo? Si è cercato, senza successo di convincere l'agronomo Sergio Rosati ad accettare l'incarico di riordino, anche per tacitare la richiesta di oltre 50 mila euro che costui vanta nei confronti del Cmf stesso. A tal proposito il verbale riporta: «Il presidente e vicepresidente riferiscono delle trattative con il tecnico Sergio Rosati volte ad appianare le pregresse pretese anche alla luce della proposta di incarico del riordino fondiario di Cole lunghe. La proposta venne accolta con interesse e vennero convocati anche i collaboratori con i quali in passato aveva elaborato dei riusciti riordini fondiari, ma dopo mesi di attese Rosati ha dovuto rinunciare di mala voglia per motivi personali suoi e dei suoi collaboratori. Non resta che procedere con solerzia a cercare un tecnico di zona cui affidare l'incarico. Si decide di invitare una lettera di richiesta di manifestazione di interessi con offerta economica ai tecnici che operano nel comune di Storo anche in collaborazione fra loro». La “solerzia” è giustificata dal fatto che ormai serve chiedere una nuova proroga a Trento: «Il consiglio invita inoltre il presidente a chiedere una proroga alla Provincia vista l'impossibilità di rispettare il termine del prossimo 31 dicembre a causa del molto tempo occorso per la valutazione transattiva con novazione contrattuale con Sergio Rosati».

Quanto all'acquedotto del rio Sorino, le novità sono 2. Facendo riferimento ad una precedente assemblea zonale il verbale chiarisce che «L'assemblea di zona approvò all'unanimità anche l'emissione del ruolo confermando il ruolo del 2016 approvato nell'agosto di quell'anno moltiplicando per 3 gli importi di allora in modo da avere un gettito di € 5.220. Ciò significa che ogni proprietario sarà chiamato a pagare un somma di euro 180 e i grandi utilizzatori già allora individuati con un importo doppio di euro 360».

Ruoli triplicati per i proprietari di fondi in zona Sorino insomma, mentre per la variante alle opere di presa stesse c'è già l'incarico. La scelta del progettista è infatti caduta sull'ingegner Salvatore Moneghini, il cui preventivo è stato accettato all'unanimità dal Consiglio del Cmf.













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