Per la nuova sede delle ambulanze sarà spostato il Proés 

Storo, in commissione urbanistica anche la riqualificazione dell’ex caseificio e della vecchia scuola materna di Darzo


di Stefano Marini


STORO. I centri abitati di Storo e Darzo cambiano faccia. Questa almeno l'intenzione dell'amministrazione comunale storese che mercoledì sera ha portato in commissione urbanistica 2 opere di grande rilievo per il tessuto urbano comunale: una variante al Prg che prevede lo spostamento del Rio Proés per far posto alla nuova sede dell'associazione servizio ambulanza di Storo e la presentazione del della riqualificazione del centro storico darzese. La variante è stata esposta dal capo dell'ufficio tecnico comunale, Filippo Crescini.

Il rio Proés scende dal colle di San Lorenzo e si inabissa sotto al centro storico di Storo per sbucare di nuovo nella zona del paese che ospita la caserma dei carabinieri, quella dei vigili del fuoco e la piazzola comunale per l'atterraggio elicotteri. Un'area spesso teatro di intensa attività dove l'associazione servizio ambulanza locale intende costruire la palazzina della propria nuova sede (un lavoro da 739 mila euro, finanziato al 75% dalla Provincia progettato dall'ingegner Luca Mezzi su incarico dell'associazione stessa). La nuova struttura sarebbe eretta vicino alla strada e agli altri edifici, ma spostando il rio Proés, che taglia in due il prato retrostante al punto dove si prevede di erigere la palazzina, si decongestionerebbe l'area rendendo possibile spostare la nuova struttura più indietro o comunque aggiungendo posteggi.

La riqualificazione del centro storico di Darzo invece è stata esposta dall'architetto Marco Radoani, che ha illustrato l'idea di recuperare e mettere in sicurezza l'area un tempo occupata dal caseificio di Darzo e dalla vecchia scuola materna, aumentando il numero dei posteggi, ristrutturando il vecchio lavatoio presente in zona e recuperando il verde della piazza piantando gelsi, il tipo di alberi presenti nella piazza fino agli anni '50, quando i contadini se ne servivano per l'allevamento dei bachi da seta. «Sia io che il presidente ingegner Luca Mezzi ringraziamo l'architetto Radoani per aver colto appieno le indicazioni fornite dall'amministrazione, traducendole in un'opera moderna, funzionale, di qualità - ha dichiarato il sindaco di Storo Luca Turinelli - in centro a Darzo verrà inserito molto verde, aumentati i parcheggi, valorizzate le opere presenti come fontane, lavatoio e capitello, aggiunto un piccolo parchetto. Il progetto rientra nell'ambito del volto nuovo che vogliamo dare ai centri storici riqualificandoli e mantenendo uno dei principali impegni che ci siamo assunti con i cittadini. Daremo agli abitanti di Darzo un ambiente bello, dove potersi incontrare serenamente e miglioreremo il volto di quella parte di paese che è rimasta adibita a mero parcheggio dalla demolizione del caseificio a oggi. L'anno prossimo lo stesso intervento di riqualificazione verrà fatto anche a Storo, così da continuare a dare piena realizzazione al nostro programma».















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