sella giudicarie, nella notte a malga magiassone 

Orso scatenato, vittime 3 vitelle. Il sindaco: adesso basta

SELLA GIUDICARIE. «La presenza del plantigrado incomincia ad essere non solo quotidiana E ingombrante ma anche rischiosa, tant’è che i danni stanno ormai lievitando a vista d'occhio». A dirlo è...



SELLA GIUDICARIE. «La presenza del plantigrado incomincia ad essere non solo quotidiana E ingombrante ma anche rischiosa, tant’è che i danni stanno ormai lievitando a vista d'occhio». A dirlo è stavolta il sindaco di Sella Giudicarie Franco Bazzoli, all’indomani del nuovo raid dell’orso che aveva già colpito giovedì e venerdì a Roncone, ai danni di un’asinella prima e della madre poi. È avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a malga Magiassone, dove le vittime sono state questa volta tre vitelle. Il primo cittadino non ha esitato e già di buon’ora ha fatto sobbalzare dal letto il collega di partito e assessore provinciale Michele Dallapiccola: «Non è stata solo una chiaccherata informale, dall'assessore ho avuta assicurazione che già da stanotte (quella appena trascorsa, ndr) sono stati rafforzati i posti di controllo da parte di forestali. In giornata sono salito da quelle parti per verificare di persona la situazione parlando con gli stessi allevatori».

Altri tre animali, stavolta manze, sono dunque stati presi di mira l’altra notte dall'orso. Le giovani bovine sono state squarciate nei pressi di malga Magiassone a circa 1.800 metri, a monte della Val di Breguzzo in prossimità del cosiddetto Passo dei Frati. Danneggiati in questo caso risultano Thomas Valenti di Bondo e Carlo Amistadi di Roncone. Quest'ultimo è non solo amareggiato e provato, ma va addirittura oltre in maniera piuttosto dura: «È ora che in Provincia qualcuno si svegli e che sulla vicenda orsi, senza ma e senza forse, la questione venga chiusa per sempre. In due settimane nella mia azienda le vitelle azzannate ammontano a tre». E ancora: «Avanti di questo passo anche per gli alpeggi c'è l'effettivo rischio che li si abbandoni in largo anticipo». In suo soccorso si schiera apertamente il consigliere provinciale Mario Tonina, giudicariese ed espressione del mondo contadino: «Capisco e comprendo il disagio e la rabbia degli allevatori ma a questo punto serve da parte delle istituzioni, soprattutto Roma, non solo un cambio di passo ma delle effettive soluzioni ». (a.p.)













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