BLEGGIO . La nomina del nuovo direttore inaugura la stagione 2018 della Fondazione Don Lorenzo Guetti di Larido (Bleggio Superiore). Si tratta di Michele Dorigatti, classe 1969, trentino, già funzionario della Federazione della cooperazione e della fondazione Bruno Kessler, è figura assai nota nell’ambiente cooperativo non solo trentino, autore tra l’altro con Stefano Zamagni di un testo fondamentale, quale “Economia è cooperazione”, ma anche di numerosi altri studi, tra i quali “Etica d’impresa” e “Etica e finanza”.

Elemento qualificante nel settore iniziative pro 2018 indubbiamente sarà il workshop previsto con il Politecnico di Milano per promuovere la riqualificazione di un bene storico architettonico delle Giudicarie: il convento francescano di Campo Lomaso, entrato nei beni comunali dopo la dismissione del convento una decina d’anni fa e tuttora in attesa di un intervento di restauro e di rilancio dell’immobile. All’uopo è stato incaricato l’architetto Davide Fusari (dottorato di ricerca al Politecnico di Milano) di coordinare lo stesso workshop (5-13 settembre prossimi) che vedrà in loco architetti e studi d’architettura da tutto il mondo per studiare il modo migliore per far rivivere lo storico convento francescano, fondato ufficialmente nel 1664 (ma di cui si hanno tracce già a partire dal 1649).

Numerose le iniziative messe in cantiere per il 2018 dalla Fondazione Guetti, a cominciare dal 120° anniversario della morte dello stesso fondatore della cooperazione. In quest’ottica il 19 aprile 2018 si intende celebrare il 120° con un convegno organizzato presso la Federazione Trentina della Cooperazione con la presentazione dei risultati del progetto “I frutti del cooperare”, iniziativa che la Fondazione sta portando avanti già dal 2016 censendo e inventariando documenti storici legati ai primi anni di esistenza del movimento cooperativo. Sempre nell'ambito della celebrazione del 120°, nel corso dell'anno si presenterà la graphic novel dedicata alla vita di Guetti, durante la terza giornata Guetti a Larido. Poi prenderà pienamente forma il progetto “La coopera: la cooperazione nella memoria di 'sti ani”, avviato già nel 2017 ma ancora in fase largamente iniziale, finanziato dalla Fondazione Caritro. (g.ri.)