Le penne nere rendenesi non dimenticano
Spiazzo, la cerimonia per il centenario della Grande Guerra: «La memoria non deve andare perduta»
SPIAZZO. Le penne nere della Val Rendena del Gruppo Ana di Spiazzo hanno celebrato la “Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate” e commemorato i “Caduti di tutte le guerre” insieme ai Carabinieri di Madonna di Campiglio – Pinzolo - Val Rendena e agli Schützen della Rhendena Kompanie. Come in ogni Comune d’Italia, alle 19 di sabato al monumento ai Caduti di Fisto si è svolta la commemorazione del centenario della Grande Guerra.
Lì gli Alpini del Gruppo Spiazzo, col consigliere nazionale Ana Mauro Bondi, autorità civili e militari, col minuto di silenzio hanno commemorato «il sacrificio estremo di tantissimi ragazzi», leggendo il messaggio del presidente nazionale Ana Sebastiano Favero che ricorda «i giovani italiani che hanno donato la loro vita per quel sentimento e quei valori che oggi si faticano a ritrovare nei loro coetanei». Mauro Bondi aggiunge: «Per noi trentini il ricordo di quella guerra è, se possibile, ancora più doloroso che nel resto dell’Italia. Questi ragazzi hanno combattuto, chi con la divisa austroungarica e chi con quella italiana, fratelli contro fratelli come Guido e Luigi Morandi di Rovereto». Il ricordo di tutti è andato a quanti hanno sofferto, dai soldati in Adamello, in Galizia, sull’Ortigara, senza dimenticare «gli oltre 100 mila profughi trentini donne, bambini e anziani deportati nelle “case di legno” in Austria e ha è rimasto ed ha sofferto con paesi, boschi, acque e animali distrutti da quattro anni di guerra».
La cerimonia a ricordo dei Caduti di tutte le guerre è proseguita nella parrocchiale di Spiazzo col Coro “Cros da la stria” di Spiazzo, diretto dal maestro Oscar Grassi, che ha reso molto suggestiva la cerimonia molto partecipata. Il parroco don Federico Andreolli ha richiamato il centenario della Grande Guerra: «È importante fare memoria dei volti delle persone e pregare per loro, sono passati 100 anni da quel conflitto mondiale che ha scosso anche le nostre terre, la nostra Nazione. C’è il rischio che col passare del tempo questa memoria vada a perdersi, che non significa dimenticarsi di un evento storico, ma dimenticarsi di persone concrete, che non sono più tornate». Infine don Federico ha sottolineato «il senso del dovere e della Patria di coloro che hanno dato la vita per la Pace». Il lungo corteo in sfilata ha raggiunto il monumento ai Caduti di Fisto dove è stata deposta una corona d’alloro dagli Alpini e una di abete degli Schützen. La serata è proseguita nel teatro di Spiazzo col coro “Croz da la stria” che ha coinvolto i presenti con “Canti in Trincea”, dove suggestivi canti, testimonianze, video e racconti hanno ricordato la tragedia della Grande guerra.