La mtb sposa la Valle del Chiese 

La nuova era del turismo eco-sostenibile. Il Consorzio Turistico ha presentato al pubblico il progetto strategico per qualificare il territorio come “must” per i cicloturisti. Alberti: «Con oltre 2.700 posti letto e 70 strutture ricettive siamo pronti ad accogliere questo nuovo movimento»


Stefano Marini


Borgo chiese. In Valle del Chiese il turismo va in mountain bike (MtB). Questo in massima sintesi il messaggio uscito dall'incontro pubblico organizzato dal consorzio turistico locale martedì sera nella sala consiliare di Borgo Chiese. Al folto pubblico presente è stato presentato un progetto strategico che mira a qualificare sempre di più la Valle del Chiese come una meta "must" per i cicloturisti.

Questa volta il Consorzio Turistico Valle del Chiese ha fatto le cose in grande. La teoria dietro al progetto di sviluppo legato alla MtB non solo appare solido ma si avvale di consulenti di prima grandezza come il giornalista tedesco Uli Stanciu e un esperto di percorsi e tracciati come il responsabile tecnico della "Transalp", Loris Tagliapietra. In sé l'idea da loro proposta appare semplice. Far conoscere ai bikers italiani e stranieri un territorio ancora poco noto ma capace di proporre percorsi spettacolari, interconnessi (a "petalo" invece che a "lisca di pesce" come dice il responsabile comunicazione del consorzio Diego De Carli) e ben serviti, in un'ottica di turismo rispettoso dell'ambiente, del territorio e delle persone che lo abitano, le quali dovranno essere le prime a credere in questa progettualità, vivendola e sostenendola in prima persona.

Il credo della direttrice

La nuova direttrice del consorzio turistico, Silvia Alberti spiega così la scelta del consorzio di puntare sulla MtB: «Con oltre 2.700 posti letto e 70 strutture ricettive siamo pronti ad accogliere il segmento turistico legato alla MtB - dice - la Valle del Chiese è apprezzata dal punto di vista ambientale, ha una forte offerta culturale e storica e ha la fortuna di essere percepita ancora come un territorio autentico che ha tanto da raccontare. La Valle del Chiese deve diventare una "Bike Area" perché i dati economici di questo settore sono davvero molto importanti, nel 2018 il movimento cicloturistico arriva a 77 milioni di presenze, cioè l'8% dell'intero settore turistico nazionale e ha generato ricavi per 7 miliardi di euro, è proprio sulla base di questi interessantissimi numeri che il consorzio ha deciso la propria strategia di espansione nel segmento».

L’idea di Stanciu

Uli Stanciu, già protagonista di successi come il lancio del turismo legato al windsurf e alla stessa Mtb sul Garda, è il superconsulente che sta seguendo il progetto con particolare attenzione al mercato tedesco: «Il cicloturismo è interessante per zone come la Valle del Chiese perché non inquina, non disturba e si inserisce bene nel contesto naturale. L'unica cosa che serve ai bikers sono le cibarie per ricaricare le pile mentre pedalano. Importante anche la posizione. Sul Garda arrivano ogni anno 400 mila ciclisti per 1 milione e 500 mila pernottamenti, nel 2018 solo la Ponale ha fatto 350 mila passaggi. Ormai inizia ad esserci saturazione e i cicloturisti del Garda conoscono tutto, è proprio in questo contesto che deve inserirsi la Valle del Chiese, proponendo loro una nuova offerta, basata su tracciati dai nomi evocativi come "giro dell'orizzonte" oppure "sentiero dei funamboli"».

La mappatura

Della parte operativa del progetto si occupa Loris Tagliapietra: «Abbiamo effettuato la mappatura totale del territorio chiesano - dice - alla fine sono stati scelti 10 percorsi ufficiali, approvati dalla Provincia di Trento più altri 13 che però non possono essere ancora promossi dal consorzio. Per i primi 10 si parla di circa 400 km di tracciati e circa altrettanto per gli altri 13. In prospettiva poi abbiamo da sviluppare la "Garda Ronde", cioè il collegamento col Garda, la Val di Ledro e la Val Vestino, che promette di essere estremamente suggestivo».

C’è anche il Bim del Chiese

Non poteva mancare il sostegno del Bim del Chiese, ecco dunque come il presidente Papaleoni ne spiega il coinvolgimento: «I 10 percorsi prescelti sono situati in destra e sinistra orografica del Chiese, toccano tutti i nostri Comuni e quindi di certo questo è un progetto di Valle, per questo il Bim non ha avuto problemi a sostenerlo con un bando e la successiva assegnazione ad un'impresa con la direzione tecnica di Loris Tagliapietra. La nostra idea è che i bikers vengano per godere dei nostri percorsi per poi scoprire il resto di una valle che propone un'offerta ricca di storia, tradizione e arte ma anche altri sport outdoor».

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