PORTE DI RENDENA. Ieri la giunta provinciale all’unanimità ha deliberato che Javrè potrà scriversi con la “J” nei documenti ufficiale, confermando la scrittura tradizionale e consolidata nella popolazione. La Giunta provinciale ha deciso «di accogliere la proposta contenuta nella deliberazione del consiglio comunale di Porte di Rendena n. 45 di data 29 settembre 2017 riguardante le denominazioni di “Vigo Rendena”, “Darè”, “Javrè”, “Villa Rendena” e “Verdesina” attribuite alle frazioni del comune di Porte di Rendena». Atto ufficiale che ha il parere positivo della Soprintendenza per i Beni culturali chiamata a esprimersi «in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa dell’atto», ai sensi e per gli effetti della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 che disciplina la toponomastica provinciale. Il dubbio era la “J” di Javrè, superato dalle argomentazioni esposte dall’assessore Tiziano Mellarini relatore sulla “J”. La giunta ha quindi condiviso il prossimo decreto del presidente Ugo Rossi «di attribuire le denominazioni di “Vigo Rendena”, “Darè”, “Javrè”, “Villa Rendena” e “Verdesina” alle frazioni del nuovo comune di Porte di Rendena; tali nuove denominazioni avranno effetto dal primo giorno del terzo mese a quello della pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Trentino – Alto Adige».

Si chiude una diatriba che per molto tempo ha tenuto banco a Javrè, su come scrivere il nome del paese «con la “J” o la “I”».

D’ora in poi nei documenti ufficiali di Porte di Rendena, la Frazione di Javrè si scrive con la “J”, fatto salvo ricorso al provvedimento al Tar. Impugnazione improbabile visto che la delibera giuntale collima col sentito popolare suffragato da molti documenti storici dove “Javrè”, segno non solo un segno grafico, ma è icona di appartenenza alla Comunità con storia e caratteristiche forti tali da creare identità, senso di appartenenza e idealità.