Il vescovo Tisi e i giovani: «Veri poveri, dimenticati»
Teatro di Tione stracolmo per ricevere la “carica adrenalinica” da don Lauro «Gemme di concretezza ci dicono della presenza di Dio nelle Giudicarie»
TIONE. Nel teatro comunale di Tione stracolmo ieri le Giudicarie unite nella zona pastorale hanno incontrato il loro padre-vescovo per un dialogo che guarda al futuro in chiave religiosa delle loro Comunità. Don Lauro, come fraternamente le Giudicarie chiamano il vescovo Lauro Tisi, ha aperto l’incontro così: «Dio si trova nel tempo di tutti i giorni, è lì che frequenta la vita di tutti». I molti presenti, appartenenti a gruppi religiosi, di catechisti e laici hanno ricevuto quella «carica adrenalinica» che con forza, a volte con furore, ed entusiasmo il vescovo Tisi riesce a comunicare e trasmettere.
Guardando alle 36.453 persone che vivono nella “Zona pastorale delle Giudicarie”, fatta di 57 parrocchie, sei unità pastorali, sette parroci in attività, 12 preti collaboratori, tre diaconi permanenti e due comunità di religiose, il vescovo riferendosi alle Comunità ha detto «siamo di fronte a un bivio». Un’incertezza che ha toccato il cuore dei presenti. «Scegliete tra il mantenere lo status quo e ritrovarci tra vent’anni a Bocenago a rievocare la nostra religiosità nella “Vecchia Rendena come eravamo”» oppure «andare e raccontare l’incanto di un Dio seducente e regalare al nostro territorio la gioia di essere cristiani per il bene degli altri». Rivolgendosi a chi non partecipa il vescovo Tisi ha detto «andare in chiesa non è un impegno, è una gioia. È amare senza domandare nulla in cambio». Guardando agli scandali che affliggono la Chiesa anche quella trentina, don Lauro ha detto «Gesù ci chiede l’umiltà di perdonare e testimoniare che si può sempre ricominciare».
All’assemblea si sono presentate realtà territoriali significative, dalla “Caritas decanale” di Condino alla “Pastorale battesimale” dell’Unità pastorale “Cristo Acqua Viva” di Bondo, Breguzzo, Lardaro e Roncone, dai “Gruppi Famiglia“ di Bleggio, Lomaso e Banale ai “Gruppi di lettura della Parola” di Rendena e la testimonianza dei diaconi permanenti Silvio, Ennio e Giuseppe. Molti dei presenti non conoscevano la ricchezza di queste «gemme di concretezza che dicono della presenza di Dio nelle Giudicarie» e l’invito «scambiatevi le esperienze».
I lavori di gruppo hanno focalizzato argomenti, interrogativi, considerazioni che insieme a quelli delle altre assemblee troveranno spazio e risposta nel settimanale diocesano Vita Trentina «luogo di dibattito e confronto». Don Celestino Ritz li ha materializzati e il vescovo Tisi ha risposto a ogni sollecitazione. Sui giovani monsignor Tisi: «Loro sono i veri poveri, i dimenticati da tutti. Non contano nulla». Con vigore ha aggiunto: «la Comunità intorno al campanile deve essere sostituita dalla Comunità intorno al Vangelo» con Comunità animate da «Dio vivo». Infine un accenno ai malati «sono i grandi evangelizzatori» e l’invito ai malati «pregate e destinate la vostra sofferenza a qualcuno».
A Tione ieri si sono mossi i primi “passi di Comunità” con l’entusiasmo di far nascere una Chiesa più viva e vicina alle persone.