Il sociale ora accoglie “Incontra”
Firmata la fusione fra le due cooperative “Il Bucaneve” e “L’Ancora”
GIUDICARIE. Si chiama “Incontra”, un nome non casuale. L’acronimo significa “In” come incontro, “Con” come insieme, “Tra” come in mezzo agli altri. La neonata cooperativa sociale è il frutto della fusione fra due società a loro modo storiche della cooperazione sociale giudicariese: “Il Bucaneve” (nata a Storo nel 1987) e “L’Ancora”, creata a Tione all’inizio degli anni Novanta.
La prima si occupa di accogliere persone con disabilità (nei centri diurni di Storo e Larido), svolge servizi di educativa domiciliare ed assistenza scolastica, ospita persone con problemi psichici e di emarginazione adulta a Bersone, dove gestisce pure una comunità di accoglienza. La seconda invece spazia in vari campi, dall’iniziale intervento per i minori a rischio all’animazione in generale per bambini, dalla formazione alla consulenza psicologica, all’accompagnamento ai disoccupati ed agli apprendisti. Una cosa tengono a sottolineare i responsabili delle due cooperative: la fusione è un messaggio lanciato al territorio e al resto della cooperazione che dice: “Unirsi si può”. L’unione avviene fra due Cooperative sane ed è una scelta strategica. Insomma, fusione per semplificare, per razionalizzare, per svolgere servizi sempre più efficienti, qualificanti e qualificati.
Non sono slogan. La nuova cooperativa raccoglie un’eredità, o meglio, continua un’attività impegnativa, a partire dalla scuola (seguendo i bambini in difficoltà) per finire con i centri di accoglienza. Senza dimenticare una sfida che sarà sempre più pressante nei prossimi anni: rispondere a bisogni come l’abitare; offrire una residenzialità leggera a persone con disabilità o disagio psichiatrico, oltre a occuparsi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. In definitiva, si lavora nell’ambito del Piano sociale della Comunità di Valle delle Giudicarie.
La nuova cooperativa avrà qualcosa come 130 dipendenti per seguire alcune centinaia di utenti: 230 direttamente, più alcune decine nelle consulenze, tanto da toccare quota 300, non contando gli utenti dell’animazione sul territorio, con le cui organizzazioni la cooperativa vuole continuare a collaborare.
“Incontra” avrà un fatturato di oltre tre milioni e mezzo di euro e un patrimonio superiore al milione di euro. Ma il fatturato cui tiene di più è quello umano, fatto di operatori, volontari, famiglie ed utenti.