Il “Passpartù” dei libri per bimbi 

Borgo Chiese. Ilaria Antonini di Cimego e Barbara Balduzzi di Darzo hanno aperto a Condino una libreria per l’infanzia  Avviata da settembre la scommessa culturale ed educativa nella frazione di 1.500 abitanti. Garantita anche la vendita online


Aldo Pasquazzo


Borgo chiese La Valle del Chiese si arricchisce di una nuova, splendida, coraggiosa, potremmo dire anche impensabile, iniziativa che ha molta sostanza culturale ed educativa: una libreria per bambini. Al numero civico 8 dietro la chiesa di San Rocco è anche l'unico punto capace di offrire un servizio così specializzato. Un luogo d' incontro per bambini anche per i piccoli che rappresenta davvero una novità di tutto rilievo per un paese come Condino, che arriva a stento a 1.500 abitanti e toccato da un forte calo demografico nell'ultimo decennio, e una grossa scommessa, che merita il più vivo plauso e il più incondizionato sostegno. A gestire la libreria “Passpartù” sono Ilaria Antonini di Cimego e Barbara Balduzzi di Darzo, che garantisco anche la vendita online dei libri.

Libraie d’esperienza

Le due libraie vantano già un'esperienza nel settore dei libri. Avevano iniziato alcuni anni fa una serie di iniziative di animazione e di educazione alla lettura in collaborazione con biblioteche pubbliche, scuole materne, elementari, non solo di Storo, Condino e Pieve di Bono ma anche della vicina Valsabbia dove anche da quel versante bresciano arriva parte dell'utenza.

Nonostante le presenti difficoltà e con vero spirito di lungimirante iniziativa quasi a giocarsi una scommessa sul campo, le due giovani donne, amiche e socie in una piccola azienda da loro stesse creata, e per la quale hanno scelto un nome che è un auspicio, “Passpartù”, ossia un grimaldello, chiave maestra indispensabile per aprire lo spazio e prospettive della vita per i più piccoli che ha loro dato idee e modo di aprire una piccola libreria tutta loro.

Un luogo storico

L’apertura è avvenuta a metà settembre scorso nella piazza “Pagne”, ribattezzata Piazza San Rocco, proprio dietro l'omonima chiesa, là dove fino agli anni ’50 - ’60 esistevano molti esercizi commerciali di rilievo tra cui l'Osteria alla Veranda (sede della stessa libreria) con annessi campi bocce e all'epoca (fino anni ’60) gestita da Durbino e Maria Galante confinante con le mercerie Mascheri e Manzoni, gelateria e frutta verdura “da Isola” nonché, Radio e dischi da Pierngelo, poi acconciature da Emilia, il conte Ucia Evasio Mattei (sartoria di qualità) il collega Damiano Galante, barba e capelli di Romano Gualdi con annessa sale e tabacchi da Virginia Radoani e Carla Galante e da ultimo pure le Aziende Agrarie con l'indimenticato Eligio Perotti. Prima ancora, sempre al di sotto della Sorba, cerano gli alberghi alla Torre e Castagnari , il primo posto telefonico pubblico Sip gestito da Ida e Ginetta Rochetti, Faustina Giacometti , Angela Vaccani e Marilena Bondoni e la popolare Via Pesce dove il ciabbattino Gioia e la condomina donna Minica e la sottostante Betta de Peroto erano a dir poco unici come il fabro e aggiustatore di cariole e bicciclette Angelo Fontana detto Fain e mattatoi e macellerie. Sotto le androne inoltre anche la prima tipografia di valle gestita dall'istriano Spagnolli con l'ausilio di Raffaele Radoani, Luciano Vaia e con i dipendenti Luigino Baratella e Carla Tarolli e ai lati Angelo, Remo e Franco calzature,Asilo, Elementari e Pia Casa Provvidenza mentre a Garzole cera il materassaio Fiorindo de Michalot le cui attività e mestieri facevano non solo scuola e cassetta ma creavano vita e qualificvano il paese dove un tempo cera pure Esattoria, Pretura, Casa circondariale e logicamente sede decanale, convento Cappuccini, ispettorato forestale, due banche, trattorie e ristoranti, carabinieri, tassinari, parecchi segantini e ditte di autotrasportatori.

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