ponte arche 

I libri adesso sono nella nuova casa 

L’atteso taglio del nastro alla biblioteca delle Giudicarie Esteriori


di Graziano Riccadonna


PONTE ARCHE. «I libri non servono per sapere ma per pensare». La massima del vicepresidente della giunta provinciale Mario Tonina ha dato il “la” all’inaugurazione festosa con la folla delle grandi occasioni della nuova biblioteca di valle delle Giudicarie Esteriori a Ponte Arche. Significativa la scelta della data per l’inaugurazione, la giornata patronale del paese, San Giovanni Bosco, ultimo giorno di gennaio. Giorno di festa grande per tutta la valle e non solo per il Comune di Comano Terme, programmata come un traguardo della cultura, con la nuova biblioteca stipata da oltre 500 persone.

Gli onori di casa spettano al sindaco di Comano Terme, Fabio Zambotti, attorniato da tutti gli altri sindaci di valle, presidenti delle Terme, comunità di valle e Apt.

«Il salotto buono della valle, quello che più rappresenta il nostro Dna, finalmente possiamo aprirlo ai lettori, i giovani, gli appassionati cultori di storia, ma anche alla popolazione più semplice e in cerca di informazioni», esordisce Fabio Zambotti, seguito dal presidente comunità Giorgio Butterini e dallo storico bibliotecario Aldo Collizzoli, per il quale «ciò che conta è il saper accogliere».

Il discorso ufficiale dell’inaugurazione è del vicepresidente della giunta provinciale, Mario Tonina. «E’ un edificio che riqualifica questa frazione di Comano Terme a livello estetico, attraverso il recupero e valorizzazione di un edificio storico, la ex Masera tabacchi, ma anche un esempio a livello energetico. La biblioteca non è da considerare solo un luogo dove sono raccolti libri, ma è importante presidio culturale. Un’offerta culturale senza limiti che favorisce lo sviluppo del pensiero perché la sua mission è proprio quella di favorire la riflessione. Quindi un patrimonio collettivo dove si crea il pensiero e dove tutti possono crescere, luogo d’incontro e costruzione di relazioni che sono fatto peculiare della società viva che vogliamo continui a caratterizzare i nostri paesi».

Secondo il progetto dell’architetto Marco Muscogiuri di Alterstudio di Milano, la nuova biblioteca ha una propria identità e visibilità, in grado di misurarsi con la volumetria imponente della Masera.

La biblioteca si articola su tre piani, superficie utile 550 metri quadri, con l’ingresso dal piano intermedio, in continuità con la piazza e a quota +4 m rispetto al livello della strada. E si compone di varie sezioni, saggistica, musica, spettacolo, area ragazzi, area presentazioni libri. La sala studio per studenti è al piano seminterrato, al primo piano la sezione bambini e ragazzi. A questo piano i servizi a più forte impatto di pubblico, orientamento, informazione generale, presentazione di novità editoriali e documenti legati all’attualità, nonché parte della saggistica.













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