Giustino, il presepe diffuso diventa patrimonio del paese
Giustino. A Giustino, borgo dell'alta Val Rendena, il legno degli schianti di Vaia è rinato nelle statue del presepe diffuso. E in queste settimane sono state ammirate da tantissimi curiosi...
Giustino. A Giustino, borgo dell'alta Val Rendena, il legno degli schianti di Vaia è rinato nelle statue del presepe diffuso. E in queste settimane sono state ammirate da tantissimi curiosi passeggiando lungo le vie del paese. Da un dramma ambientale a un simbolo di rinascita.
Tutto è iniziato nel 2013, a dire il vero, quando l’assessore alla cultura Carmen Turri organizzò un simposio con gli scultori dell'Associazione La Büsier di Praso per offrire alla Comunità di Giustino una bella Natività a grandezza naturale, in legno, da mettere vicino all'albero per il Natale. Qualche pecora e un paio di caprioli furono aggiunti successivamente e poi lo scorso anno, a fine ottobre, arrivò la tempesta Vaia ad abbattersi sul Trentino e sui boschi di Giustino e un'idea prese forma. Usare il legno degli schianti per fare delle nuove statue che portassero con sé il significato più profondo del Natale, al di là del consumismo dei regali. Così è nato il presepe diffuso di Giustino che ha ammantato il paese della val Rendena dell'atmosfera soffusa del Natale.
L’assessore alla cultura e vicesindaco Carmen Turri spiega: «Sì è voluto testimoniare la rinascita: attraverso ispirazione e creatività il legno di larice degli schianti causati dalla tempesta Vaia si è trasformato in arte». Le statue rimangono ora patrimonio della comunità, potranno essere ampliate negli anni a venire. Il presepe diffuso di Giustino, dunque, trae spunto dalla tempesta Vaia e grazie alla maestria e alla sensibilità della scultrice Antonella Grazzi gli alberi hanno trovato una nuova vita nelle belle statue in legno a grandezza naturale e ricche di dettagli che, posizionate lungo viale Dolomiti.