Dibattito sull’inquinamento delle acque e dell’ambiente

idro. Inquinamento delle acque, un tema di sempre maggiore attualità che sarà affrontato alle 11 di stamattina a Idro, in un incontro pubblico fra l'associazione culturale "7Milamiglialontano" e gli...


Stefano Marini


idro. Inquinamento delle acque, un tema di sempre maggiore attualità che sarà affrontato alle 11 di stamattina a Idro, in un incontro pubblico fra l'associazione culturale "7Milamiglialontano" e gli "Amici della Terra Lago d'Idro ValSabbia", il gruppo "Control+N" e il gruppo spontaneo "pulizia fiume Chiese".

Il dibattito, che avrà luogo nella Casa delle Associazioni di Idro fa parte del progetto"H2oPlanet", iniziativa promossa proprio da "7Milamiglialontano" e che in prospettiva mira a realizzare "7 viaggi avventura/solidali da completare in sette anni - uno all’anno con il primo partito a marzo 2019 dall’Europa - in cui con fotografi, videomaker, scrittori, professionisti e appassionati, percorreremo la maggior parte delle coste del mondo, completando un’esperienza di viaggio solidale che ha sempre voluto essere anche il nostro modo creativo di vedere il pianeta terra", con lo scopo dichiarato di "sensibilizzare - facendo perno sulla qualità artistica e umana del lavoro di documentazione e narrazione - sul tema ecologico, invitando a riflettere sulla necessità di un vigoroso cambio di direzione. Divulgheremo i materiali prodotti attraverso vari strumenti mediatici per ampliare il più possibile la portata del messaggio, che sarà quello di una rivoluzione necessaria".

Sebbene non immediatamente correlata al progetto più generale, la tappa di "7Milamiglialontano" sull'Eridio si inserisce in un programma di 5 fine settimana con al centro tematiche ambientali, che mirano a stringere sinergie con associazioni locali e territoriali «per costruire eventi utili sia alla divulgazione del progetto che alla campagna di sensibilizzazione in loco».

L'idea base che anima le iniziative dei volontari di "7Milamiglialontano" del resto è chiara: «Affrontare il problema dell’inquinamento ambientale come se si trattasse esclusivamente di una questione di rifiuti che non riusciamo a smaltire significa prenderlo in considerazione solo nel suo puro aspetto tecnico e materiale. È giusto farlo, urgente e necessario, dal momento che parte del mondo ancora nega l’esistenza di un’emergenza ambientale, ma non è sufficiente. Se non saremo in grado di spostare il dibattito culturale sulla necessità di modificare i nostri stili di vita e di consumo - e quindi i nostri valori di riferimento - pagheremo cara questa mancanza. Da tutto ciò deriva la necessità di una cura dell’ambiente che non si soffermi solo sull’intervento tecnico, ma anche su quello della sensibilità estetica, etica e culturale».

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