Costi diminuiti del 5%, incassi cresciuti del 19% rispetto al 2016

Notevolmente migliorata è anche l’ottimizzazione della spesa, grazie alla rinegoziazione degli accordi con Trentino Trasporti. Rispetto al 2012 (373.888 euro per 192.628 passaggi) quest’anno il costo...



Notevolmente migliorata è anche l’ottimizzazione della spesa, grazie alla rinegoziazione degli accordi con Trentino Trasporti. Rispetto al 2012 (373.888 euro per 192.628 passaggi) quest’anno il costo è calato del 5% (355.542 euro) a fronte di un aumento del 46% dei trasportati (280.429 passaggi). Allo stesso tempo, gli incassi sono aumentati del 19% rispetto al 2016 e del 38% rispetto al 2012.

Si è potuto verificare come, a fronte di servizi organizzati ed efficienti e di un territorio ben curato, il turista sia disposto a pagare e, anzi, ritenga le tariffe proposte congrue. D’altro canto, uno dei presupposti dello sviluppo sostenibile è dare il giusto valore anche ai beni ambientali che, senza risorse, non possono essere conservati né valorizzati.

Per la stagione 2017, molto più allungata sull’autunno rispetto al passato, secondo una logica di destagionalizzazione, il servizio è sulla via della conclusione: la scorsa domenica hanno chiuso i parcheggi di Vallesinella mentre in Val di Tovel sarà proposto il servizio, anche di trasporto, il prossimo fine settimana per poi chiudere.

L’impegno del Parco Naturale Adamello Brenta nel promuovere un turismo sostenibile per i territori, e contestualmente attraente per il mercato, passa anche attraverso questo progetto, grazie al quale, tra l’altro, è spesso preso ad esempio in convegni europei. Al “Tourism Mobility Day” il 19 ottobre scorso in Austria, al presidente Joseph Masè è stato chiesto di illustrare ad una qualificata platea di esperti provenienti dall’Italia, Germania, Svizzera, Slovenia e, naturalmente, dall’Austria, i progetti di mobilità avviati dal Parco. «E’ stata un’importante occasione di confronto e di crescita». «Molti territori attuano serie politiche di mobilità sostenibile anche nei centri urbani, non solo nelle aree protette - conclude Masè - Credo che anche i comuni turistici del Parco debbano riflettere su questo tema per attrarre quella clientela, sempre più numerosa, sensibile alle politiche ambientali. Quanto al Parco, pioniere nella mobilità sostenibile, dobbiamo continuare a lavorare in rete con le amministrazioni comunali, le aziende per la promozione turistica e tutti gli stakeholder per attuare progetti ambiziosi ed innovativi che consentano di tutelare il nostro immenso patrimonio naturale e diffondere una coscienza ambientale».













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