Carcassa di agnellino gettata nei rifiuti 

S. Antonio di Mavignola, il ritrovamento in via Pridela. Il sindaco Cereghini e il presidente Butterini stigmatizzano l’episodio


di Walter Facchinelli


SANT’ANTONIO DI MAVIGNOLA. «Irritazione e sconcerto» questi i commenti dopo il ritrovamento della carcassa di un agnellino nel bidone dell’umido nel punto di raccolta dei rifiuti a valle del paese in via Pridela. All’avvistamento è seguita la segnalazione alla Polizia locale di Pinzolo che a sua volta ha allertato un addetto al recupero animali che, recatosi a Mavignola, ha raccolto l’agnellino e l’ha portato al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria in via Presanella a Tione, per lo smaltimento corretto dell’animale. La polizia locale è intervenuta subito dopo la segnalazione, ma non sarà facile cercare di dare un nome al responsabile di questo gesto, perché il macabro ritrovamento è stato fatto in un’area adibita a deposito rifiuti priva delle telecamere di sorveglianza, che avrebbero eventualmente potuto contribuire nelle indagini. L’agnellino pare avesse ancora il cordone ombelicale e si presume quindi che possa essere morto subito dopo il parto «in ogni caso - aggiungono gli intervenuti sul posto -, il buon senso e il rispetto delle regole impongono di non sbarazzarsi dell’animale gettandolo nell’immondizia», anche perché potrebbero insorgere questioni di igiene e sanità pubblica.

Michele Cereghini, sindaco di Pinzolo alla notizia del ritrovamento del giovane agnellino afferma: «Sono sconcertato per questo gesto di inciviltà, che merita un ragionamento all’interno della Comunità affinché fatti del genere non si ripetano in futuro».

Della vicenda abbiamo interessato il presidente della Comunità delle Giudicarie, Giorgio Butterini, che commenta basito: «Sono veramente sconcertato! Rimango dell’idea che, in merito alla raccolta dei rifiuti, debbano essere introdotte delle innovazioni sostanziali perché l’attuale sistema evidenzia troppe criticità ed è quello a cui stiamo convintamente lavorando, allo scopo di arrivare ad una proposta per il territorio in tempi rapidi».

Le persone coinvolte in questo spiacevole ritrovamento a caldo commentano «è giusto indagare perché l’autore di questo gesto sia perseguito dalla legge». Nasce quindi un invito esplicito a «collaborare con le forze dell’ordine» affinché eventuali testimoni o conoscitori di informazioni utili, collaborino con la Polizia municipale di Pinzolo e le autorità sanitarie per arrivare a individuare chi ha gettato il giovane animale nel cassonetto.













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