Caffaro, il caso del ponte ancora in Parlamento
Lodrone, il deputato Fraccaro (M5S) punta l’attenzione sul progetto definitivo che non prende più in considerazione la demolizione della vecchia struttura
LODRONE. Il nuovo ponte sul Caffaro torna in Parlamento. La discussa opera sorta al confine fra Trentino e Lombardia grazie ad un finanziamento milionario della Provincia Autonoma di Trento era già finita nel mirino del deputato Riccardo Fraccaro del M5S che il 30 novembre scorso l'aveva fatta oggetto di un'interrogazione. Atto cui se n'è aggiunto uno nuovo il 12 di dicembre.
Scrive Fraccaro: “Il caso della rotatoria di Ponte Caffaro sull’ex strada statale 237 è emblematico: si è voluto correre ancor prima di imparare a camminare. Sono stati destinati 3,8 milioni per costruire una struttura viaria che, da quanto emerge dalle cronache locali, è rimasta e resterà incompiuta a tempo indeterminato. Ciò a causa delle bizzarre soluzioni tecnico-progettuali adottate per fabbricarla: un ponte nuovo che pare inadeguato al transito di mezzi pesanti e che potrebbe impedire il deflusso delle acque in caso di piena del fiume Caffaro e un ponte vecchio dal valore storico che doveva essere restaurato ma che ora si vorrebbe abbattere. A fronte di simili stramberie ho ritenuto necessario presentare due interrogazioni alla Camera dei Deputati per informare il Governo dei fatti e per chiedere conto del denaro speso e dei provvedimenti che si intendono adottare per redimere la vicenda”.
Nella sua nuova interrogazione il deputato grillino segnala che “la relazione del progetto definitivo non prende più in considerazione la demolizione del vecchio ponte, ed anzi asserisce che lo stesso potrà continuare a svolgere la sua funzione anche in futuro prevedendo allo scopo una serie di interventi di semplice manutenzione”. Valutazioni che sarebbero confermate dalla relazione tecnico descrittiva del progetto esecutivo stesso. Fraccaro però ricorda anche che “ad oggi i lavori della rotatoria sono stati completati, a parte quelli riguardanti la manutenzione del ponte vecchio; tuttavia, essa rimane chiusa al traffico” e che “da notizie di stampa si apprende che l'amministrazione di Bagolino intende realizzare un nuovo ponte al posto di quello vecchio, adducendo motivi di natura statica che non permettono di sopportare il traffico veicolare”. Una scelta che per il deputato contraddirebbe quanto sostenuto dal progettista e disattenderebbe le richieste della Soprintendenza. (s.m.)
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