«Biodigestore, sarà il Comune a decidere quando si riuscirà a valutare tutti gli aspetti con esattezza»
Le parole di Federico Dallavalle, vicesindaco di Porte Rendena. dopo la serata informativa sul progetto
PORTE RENDENA. Dopo la serata pubblica sul progetto del biodigestore a Porta Rendena, interviene il vicesindaco del Comune, Federico Dallavalle.
«Per il ruolo amministrativo che ricopro a servizio del Comune di Porte di Rendena e il conseguente coinvolgimento che mi vede, assieme alla Giunta e al Consiglio Comunale, impegnato nell'affrontare la difficile analisi del contesto in oggetto, mi impone alcune veloci riflessioni circa l'articolo uscito l’altro giorno sul sito».
Dissento - in primo luogo da privato cittadino presente alla serata e poi da amministratore - per come la tematica sia stata trattata. Il Comune avrebbe volentieri approfondito l'argomento portando alla luce le proprie reali perplessità.
Sono invece emerse informazioni errate e, perdonate la franchezza, anche un po' fuorvianti.
Mi riferisco – a titolo emblematico – al fatto che dall'articolo emerga chiaramente il concetto che il biodigestore diventi il ricettacolo delle deiezioni dell'intera Val Rendena solo per il fatto che il Comune – e non solo – ha evidenziato un sovradimensionamento dell'impianto.
È assai pericoloso e assolutamente riduttivo che “passi il concetto” che il lavoro finora condotto da parte del Comune (che ricordo deve approvare una deroga urbanistica e non un provvedimento di poco conto), sia la paura “dell'aumento del traffico" o la "gestione dei reflui della Val Rendena" perché vuol dire spostare l'informazione su altro e denigrare a tutti gli effetti il lavoro di analisi e controllo che il nostro ruolo di impone.
La serata, forse questo non è chiaro, nasce da un obbligo normativo ed è stata organizzata dal Comune per adempiere a quanto disposto dalla Norma Urbanistica una volta avviato l'iter a livello comunale. I proponenti hanno esposto il progetto presentato, l'Amministrazione Comunale ha esposto alcune perplessità sull'ennesima variazione delle considerazioni sui dati di progetto che, ad oggi, non sono ancora state fugate.
Seppur venga riportato che “il comune non ha preso una decisione, pur di fronte a un progetto approvato a livello privicniale”, voglio ricordare infatti che l'approvazione spetta all'ente territoriale del Comune con l'approvazione in Consiglio Comunale della deroga urbanistica in quanto ad oggi non sono previste aree per la costruzione di questi impianti sul territorio del Comune di Porte di Rendena.
È quindi il Comune l'ente sovrano che "prenderà una decisione" quando riuscirà a valutare con esattezza quanto presentato e prescindendo in maniera assoluta rispetto a quanto già approvato dalla Provincia per propria diversa competenza», conclude Dallavalle.