Avviati i lavori sul viadotto di Strembo 

La struttura si era “imbarcata” in estate. Gilmozzi: «Eccellente lavoro di squadra». De Col: «Riapertura in un paio di mesi»


di Stefano Marini


STREMBO. Ricordate il ponte di Strembo, il viadotto sul Sarca, "imbarcatosi" l'estate scorsa? Ebbene, la stabilizzazione è finita e lunedì è stato consegnato il cantiere alla ditta incaricata. Chiusa la ciclabile e transennata l'area ora è corsa contro il tempo per aprire prima che la stagione turistica entri nel vivo. Dalla Provincia filtra ottimismo e si spera di risolvere il tutto in un paio di mesi. Notizie che soddisfano l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi: «In questi mesi è stato fatto un ottimo lavoro - dice - sono state appurate le cause del problema che aveva prodotto il dissesto strutturale del viadotto e siamo intervenuti tempestivamente a porvi rimedio. La chiave è stata l'eccellente lavoro di squadra fra gli organi provinciali, la ditta incaricata e l'Università, ma anche la soluzione temporanea di viabilità alternativa adottata ci ha consentito di evitare problemi al traffico nel periodo invernale».

Specificare tempi di riapertura e aspetti tecnici tocca invece al responsabile del dipartimento infrastrutture e mobilità, Raffaele De Col: «L'assestamento dell'area circostante il cantiere è cominciato da martedì 9 aprile, mentre ieri (lunedì, ndr) è stato ufficialmente consegnato il cantiere. Ci aspettiamo che il ponte possa essere riaperto in un paio di mesi, a patto non insorgano ulteriori problematiche. Le sorprese non si possono mai escludere a priori ma per ora non paiono probabili proprio in virtù dell'ottimo lavoro di verifica svolto».

L'aspetto del cantiere non varierà fino alla riapertura del viadotto o quasi: «I blocchi di cemento utilizzati per stabilizzare il ponte resteranno in loco fino alla fine dei lavori - spiega ancora De Col - servono un po' come i contrappesi di una bilancia e permettono di mantenere stabile la carreggiata. Semplificando di molto possiamo dire che verranno sostituiti i 3 tiranti saltati la scorsa estate. In realtà però le cose sono molto più complicate e per arrivare a questo punto sono stati necessari studi ed approfondimenti. È un po' la stessa cosa che succede quando una persona si frattura le gambe. Non basta mettere a posto le ossa, bisogna verificare che non ci siano altri problemi e intervenire sull'insieme. Un lavoro complesso che comprende interventi accessori di cui si occuperà l'impresa Codelfa. Tutto sommato siamo soddisfatti, anche se il fallimento di una delle ditte coinvolte, la Oberosler, ci ha fatto perdere un paio di mesi per la sistemazione dei contratti». Infine Guido Botteri, il sindaco di Strembo, che attende con ansia la riapertura del ponte: «L'importante - afferma - era cominciare. Per i cittadini di Strembo il traffico attuale causa disagi. Io, per esempio sono arrivato a contare anche 30-35 macchine al minuto. Speriamo che per i primi di luglio si possa riaprire in modo da fare una bella stagione turistica liberando al contempo Strembo dalle auto».













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