Antenna Wind a Fiavé la parola passa ai cittadini 

Martedì alle 18 incontro pubblico con esperti di Provincia e Azienda sanitaria Il sindaco Zambotti: terremo conto dell’esito del confronto con la popolazione


di Graziano Riccadonna


FIAVÉ. C’è Preoccupazione nella zona Fiavé-Lomaso-Bleggio in vista dell’arrivo dell’antenna di telefonia della Wind sul territorio.La preoccupazione è dovuta al fatto che dell’impatto elettromagnetico allo stato attuale si sa troppo poco e la pubblica opinione è molto attenta a questioni dove la salute pubblica è in gioco. Dopo mesi di controlli e verifiche, il Comune di Fiavé ha deciso di indire un incontro pubblico in materia di campi elettromagnetici dopodomani, martedì 29 gennaio, alle 18 al teatro parrocchiale di Fiavé. Parteciperanno l’ingegner Giancarlo Anderle e la dottoressa Laura Toniutti, del Servizio Autorizzazioni e Valutazioni ambientali della Provincia e la dottoressa Monica Marani dell’Azienda provinciale servizi sanitari. Visto il forte interesse locale per il problema dei campi elettromagnetici, abbiamo posto al sindaco Angelo Zambotti alcuni quesiti in merito.

Quali vantaggi e svantaggi?

«Innanzitutto ci tengo a sottolineare che non è l’amministrazione a voler posare l’antenna, bensì un soggetto privato. Secondo Wind i vantaggi sono connessi a un potenziamento del segnale necessario per servire l’utenza locale e i turisti. Gli svantaggi sono connessi innanzitutto all’impatto ambientale, mentre per quanto riguarda gli impatti sulla salute saranno appunto spiegati nell’incontro pubblico».

Quali le contromisure dell’amministrazione?

«Come amministratori abbiamo deciso di affrontare la trattativa con Wind per tre motivi: un’eventuale collocazione su suolo pubblico garantirebbe un controllo puntuale senza ostacoli di sorta; in questo caso gli amministratori, quali rappresentanti della comunità di Fiavé, potrebbero provare a scegliere il luogo più adatto all’antenna; come ultimissima cosa, c’è da dire che l’indennizzo corrisposto da Wind andrebbe al Comune, che potrebbe utilizzare la somma per ulteriori servizi ai paesi. Provare a far finta di nulla, ovvero interrompere i contatti con Wind come se l’esigenza dell’azienda non esistesse, molto probabilmente come conseguenza avrebbe il ritorno di Wind su trattative con soggetti privati: se chi vive in zona potrebbe avere qualche dubbio sull’opportunità di concedere un proprio terreno, va anche ricordato che esistono terreni di proprietà di persone che non vivono in valle e che quindi potrebbero affittare all’azienda uno spazio incassando una discreta somma senza nemmeno vedere tale antenna. Questo non vuol dire che ci sia qualcosa di deciso, anzi: come amministrazione stiamo affrontando responsabilmente la questione, che lasciata in mano a privati potrebbe avere risvolti non controllabili direttamente da noi che rappresentiamo la comunità di Fiavé».

Quali scenari per il futuro?

«L’incontro pubblico fa parte di un percorso di confronto con la popolazione, del cui esito terremo sicuramente conto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.