A Storo l’ultimo saluto a Pietro Ferretti, la comunità dice addio a un grande uomo
Un’istituzione nel mondo del volontariato, fra la Pro loco e il Gran carnevale: un malore improvviso lo ha portato via all’affetto dei suoi cari a 86 anni. Il ricordo degli amici
STORO. Nel mondo del volontariato di Storo era considerato un’istituzione fra l’impegno nella Pro Loco, nel Gran Carnevale di Storo e nella fondazione Polentèr. E Pietro Ferretti, un omone di 86 anni, mancherà a molti. Se ne è andato, per colpa di un infarto lunedì 8 marzo.
Il malore improvviso lo ha colto mentre saliva in macchina. In tanti, pur nel rispetto delle misure anti Covid, hanno preso parte alla cerimonia funebre, celebrata mercoledì 10 marzo, per dare a Pietro l’ultimo saluto.
Una vita lavorativa spesa nell’edilizia, come muratore, un tempo anche titolare di un’impresa edile. Una volta in pensione si era dedicato ancor di più al volontariato e andava spesso sulla montagna di Nader dove aveva casa e da poco anche una strada quasi tutta sua. Con i compianti amici Angelo Cortella, Mario Quai, Marcello Cosi e altri ancora aveva fondato, e poi per decenni rappresentato, sia la Pro loco che il Gran Carnevale di Storo nonché la fondazione dei Polentèr.
“Era impegnato e sempre disponibile, era una figura capace di fare aggregazione”, dice di lui Donato Candioli, presidente del Circolo pensionati dei Voi ma un riferimento in passato sia nella Pro loco che tra gli stessi polentèr.
Con la morte di Pietro Ferretti, Storo deve salutare un’altra persona che per decenni è stata centrale nella vita della comunità.