A Pelugo festa e commozione dell’Ana di Spiazzo
Pelugo. La “Festa Alpina” del Gruppo Ana di Spiazzo si è svolta a Pelugo. Al municipio c’è stato l’ammassamento degli alpini Rendenesi e di Veduggio in Brianza, il suono della fanfara alpina di Pieve...
Pelugo. La “Festa Alpina” del Gruppo Ana di Spiazzo si è svolta a Pelugo. Al municipio c’è stato l’ammassamento degli alpini Rendenesi e di Veduggio in Brianza, il suono della fanfara alpina di Pieve di Bono e l’alzabandiera. Il corteo guidato da Angelo Bertini Capogruppo Ana Spiazzo, Mauro Bondi consigliere Nazionale Ana, Mauro Chiodega sindaco di Pelugo, Renzo Bonafini Capogruppo onorario, Domenico Ferrari Consigliere Sezionale Ana e Cristiano Demo maresciallo capo dei Carabinieri di Spiazzo, seguito dalla Fanfara alpina, Alpini e gagliardetti, ha raggiunto il Monumento col cannone adamellino e la colonna coi nomi dei Caduti. Il parroco don Federico Andreolli ha benedetto la Corona deposta in loro onore ricordando valore e disponibilità degli Alpini.
Il saluto ufficiale
Il Capogruppo Angelo Bertini ha salutato le molte penne nere e il sindaco Mauro Chiodega ha ricordato gli alpini «custodi delle tradizioni più antiche, compagni di significativi momenti di vita e portatori dei valori umani», con l’augurio che siano «riferimento per le nuove generazioni».
Mauro Bondi ha portato il saluto dei vertici nazionali Ana e sottolineato «questo monumento rappresenta le nostre radici e la nostra storia». Qui ricordiamo Caduti, dispersi, il legionario sottotenente Gino Sauda di Pelugo ma «manca il ricordo di profughi e internati trentini a Braunau, Katzenau, Mitterndorf in Austria, a San Remo e La Spezia».
Il ricordo
I trentini partiti per la guerra sono stati 60.000, di questi 10.000 sono i Caduti, non conosciamo i dispersi «ma li ricordiamo, perché ricordare i morti è onorare i vivi, e la colonna mozza dell’Ortigara è lì per non dimenticare». L’Ana compie 100 anni e Bondi ha ricordato gli alpini che costruiscono la Pace in luoghi di guerra, ma anche quelli pronti a intervenire nelle catastrofi. A seguire la Messa officiata da don Federico Andreolli e la sfilata al Parco Masere per il pranzo dei Nuvola, il concerto della Fanfara alpina di Pieve di Bono e il pomeriggio «con l’allegria contagiosa degli Alpini» come auspicato da Mauro Chiodega. W.F.