Ginecologa scomparsa, la Cisl medici: «Basiti da dimissioni di Benetollo, fatto più con lui in 7 mesi che nei 10 anni precedenti»
La posizione del sindacato sulla vicenda: «Toccherà eventualmente alla magistratura, più che alla commissione ministeriale, fare luce su quanto realmente accaduto alla dottoressa Pedri»
LE DIMISSIONI: lascia il direttore dell'Apss Pier Paolo Benetollo
IL MINISTRO: Speranza invia gli ispettori al Santa Chiara
LA DENUNCIA: la sorella di Sara: umiliata sul lavoro
I COLLEGHI: l'appello: intervenire sul mobbing
LE RICERCHE: Sara è sparita il 4 marzo
LA VICENDA: dalla scomparsa all'inchiesta
LA POLITICA: le reazioni alle dimissioni di Benetollo
TRENTO. Continua a far discutere, in Trentino, il caso della ginecologa scomparsa con le dimissioni rassegnate dal direttore generale dell’Apss Pier Paolo Benetollo.
A prendere posizione è la Cisl Medici. «Cisl medici è basita in riferimento alle annunciate dimissioni, inattese, del dottor Benetollo, pervenuteci a mezzo stampa stamane, mentre ci accingevamo a confermare in Azienda le sue linee guida riguardanti la riorganizzazione della medicina generale trentina. Infatti, grazie anche alle sue intuizioni, stavano per essere trovate le soluzioni sia per quanto riguarda l'aumento delle guardie mediche nei Comuni valligiani che le reti di professionisti, infermieri, medici, personale amministrativo, che potessero interagire con strumenti all'avanguardia, lasciando i cittadini che necessitano di visite mediche nelle loro case. E tutto ciò, avendoci presentato nell'ultimo mese, contorni precisi, con riferimenti a dati, numeri, risorse, che non corrispondono a quello che si dichiara oggi alla stampa da parte di altre organizzazioni sindacali». Lo scrive in una nota il segretario della Cisl medici del Trentino, Nicola Paoli.
Paoli ricorda che sarà eventualmente «la magistratura, più che la Commissione ministeriale che potrà fare luce su quanto realmente accaduto alla dottoressa Pedri. Mentre i comportamenti fuorvianti tenuti in ospedale, vanno non circoscritti, ma allargati a tutti gli ospedali, da molto prima che arrivasse Benetollo in Trentino». «Per quanto ci riguarda, ricordiamo che la medicina generale ha firmato e lavorato, nei sette mesi di Benetollo, più di quanto abbia fatto con Bordon e Flor, Rossi e Zeni messi insieme nei precedenti dieci anni», scrive ancora Paoli.