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Gimbe: il Trentino “si affaccia” alla zona arancione

La fondazione, in base ai dati Agenas spiega che «la Provincia di Trento ha attivato 33 posti in area medica mentre sono pari a 0 quelli disponibili nelle rianimazioni»

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I NUMERI: in Trentino la percentuale più alta di occupazione di posti nelle terapie intensive 



TRENTO. Gimbe elabora i dati forniti dalle regioni all'Agenas all'11 gennaio.

Gimbe spiega che "l'enorme quantità di nuovi casi in continua crescita sta progressivamente saturando gli ospedali sia perché 'incontra' una popolazione suscettibile troppo numerosa (2,2 milioni di 0-4 anni non vaccinabili, 8,6 milioni di non vaccinati e oltre 15 milioni in attesa della terza dose) sia, in misura minore, per i fenomeni di 'escape' immunitario della variante Omicron".

In particolare nello scenario regionale contenuto nel monitoraggio indipendente Gimbe, emerge che la Valle d'Aosta ha zero posti letto in area medica e 1 in terapia intensiva, avvicinandosi alla fascia arancione; se si considerano le arere mediche, con zero posti la Lombardia è in arancione ma conserva ancora 50 posti nelle terapie intensive.

Il Trentino ha all'attivo 33 posti in area medica mentre ha zero posti disponibili in terapia intensiva e quindi si affaccia alla zona arancione; il Friuli Venezia Giulia ha in arancione le terapie intensive perchè ha zero posti, mentre ha 30 posti in area medica; le Marche sono in arancione per la disponibilità di posti in terapia intensiva ma hanno 49 posti in area medica; il Lazio si presenta con zero posti per le terapie intensive ma 343 per i posti in reparto; il Veneto zero posti in terapia intensiva ma 296 posti disponibili in area medica; la Toscana zero posti in intensiva ma 402 disponibili in area medica. L'Umbria ha all'attivo 1 posto in area medica e 3 in terapia intensiva. 













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