Gang “Barrio 18”: scoperto il decalogo della “pandilla”
Regole da rispettare senza sgarrare, a pena di essere puniti, picchiati o anche uccisi: c'era anche questo nel giuramento di fedeltà alla gang
L’INDAGINE: Perquisizioni anche a Trento
MILANO. Regole da rispettare a tutti i costi, senza sgarrare, a pena di essere severamente puniti, picchiati o anche uccisi: c'era anche questo nel giuramento di fedeltà alla gang sgominata oggi dalla Polizia di Stato a Milano, i cui capisaldi erano riassunti in un manoscritto con 26 punti trovato durante le perquisizioni, che hanno portato anche al ritrovamento di armi bianche e una pistola carica, quest'ultima addosso a uno dei 17 arrestati. Indagine che ha riguardato anche Trento.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno parlato di "livello di pericolosità crescente" e di "intervento preventivo" su una banda (“pandilla” in gergo latinos) che stava cercando di occupare gli spazi lasciati liberi dopo i recenti arresti di altri gruppi, e che imperversava soprattutto a Milano, in zona Lambrate, dove è stata trovata anche una loro 'base' in una baracca all'interno di un'area incolta, e nell'hinterland a Nord del capoluogo lombardo, in Brianza e anche nel Varesotto e nel Bergamasco.
Perquisizioni sono state effettuate anche a Pavia e Trento.
I componenti della banda "Barrio 18” (eterna rivale della più nota MS-13) hanno tra i 20 e i 30 anni, e ora sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a rapina, furto e tentato omicidio. (ANSA). CSN