L’inchiesta

«Finanziamenti illeciti», indagati il sindaco di Arco Betta e l'ex assessore provinciale Zeni

Secondo la procura i due esponenti del Pd non avrebbero dichiarato la somma versata dall’imprenditore Signoretti (arrestato) per le loro campagne elettorali 



TRENTO. Secondo la Procura di Trento gli scambi tra imprenditori e gli esponenti politici in Trentino riguarderebbero anche alcuni finanziamenti illeciti per le campagne politiche in vista delle elezioni nazionali e provinciali del 2022.

In particolare – riporta l’agenzia Ansa - nell'inchiesta rientrerebbero anche l'attuale sindaco di Arco Alessandro Betta e l'ex assessore provinciale e assessore alla salute Luca Zeni, entrambi esponenti del Partito democratico. 

All'imprenditore Paolo Signoretti, uno dei nove indagati raggiunti da misura cautelare, si contesterebbe di aver sostenuto "segretamente le spese relative alla campagna di comunicazione politica, anche a mezzo social, dei due esponenti politici". Lo stanziamento non sarebbe poi stato deliberato dal cda della società di cui Signoretti era presidente e non comparirebbe tra i costi a bilancio. Inoltre, vi sarebbe stata anche una variazione delle causali per dissimularne la riconducibilità agli esponenti politici.

Betta e Zeni, che all'epoca dei fatti avrebbero dovuto candidarsi rispettivamente per le elezioni provinciali e per il rinnovo del Parlamento, non avrebbero poi dichiarato l'importo alla Presidenza della Camera dei deputati, come previsto per legge. 













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