Sindacati

Filt Cgil: «La Provincia non chiuda la biglietteria Fs di Mezzocorona»

Secondo il sindacato è "dimostrato nei fatti che dove il presidio è stato chiuso, è aumentato il degrado"



TRENTO. Potrebbe avere il tempo contato la biglietteria Fs di Mezzocorona. Nel contratto di servizio tra Provincia e Trenitalia del 16 gennaio scorso, infatti, si ne prevede la chiusura.

Una scelta che Filt Cgil ritiene sbagliata perché "elimina l'ultimo presidio di personale in quella stazione, abbandonandola al rischio degrado come peraltro accaduto in altre stazioni". Per questa ragione il sindacato di via Muredei fa appello a piazza Dante perché torni sui propri passi e stanzi le necessarie risorse per tenere aperta la biglietteria. "Questa stazione è già stata scenario di situazioni di insicurezza. Con questa chiusura si eliminerebbe l'ultimo punto fisico visto che è stato chiuso anche il bar. Il disservizio sarebbe importante anche per i cittadini", fanno notare in una nota il segretario provinciale Franco Pinna e Alberto Sicari che segue il comparto Fs.

Attualmente sulla linea del Brennero ci sono solo tre biglietterie, Mezzocorona, Trento e Rovereto. "È dimostrato dai fatti che dove si è chiusa la biglietteria è aumentato il degrado", insistono i sindacalisti, ricordando il caso della stazione di Ala ristrutturata nel 2022 per circa 2,5 milioni di euro e ad oggi con i bagni inutilizzabili e completamente distrutta poiché presa di mira dai vandali.

Infine il disservizio turistico. "Questa stazione ha un bacino che raccoglie 1/3 del traffico passeggeri sulla linea del Brennero. Accoglie non solo chi si sposta per lavoro o studio quotidianamente nella piana rotaliana, ma anche una gran parte di turisti che frequentano le località di vacanza della Val di Non e Sole e la stessa Mezzocorona che con investimenti mirati ha promosso nuovo turismo con la funivia, lo skywalk e il ponte sospeso", concludono. 













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