Us Dolomitica, lo sfogo di Brigadoi 

Predazzo, strascico polemico dopo le elezioni Fisi. Lavoro per i nuovi trampolini


di Francesco Morandini


PREDAZZO. «Eravamo sostenuti da Fiemme, Fassa e Primiero, ma quello che è successo al sottoscritto, designato e sostenuto da tutta la nostra società nella candidatura per un posto di consigliere nel Comitato trentino Fisi e bocciato in maniera pesante dalle altre circoscrizioni e società trentine è un fatto grave che ha fatto traballare il consiglio direttivo». Parole amare quelle di Roberto Brigadoi, presidente da decenni ormai della US Dolomitica, pronunciate venerdì sera nel corso dell’assemblea del sodalizio predazzano nell’aula magna del municipio. «Ho pensato di gettare la spugna – ha proseguito – sentendomi personalmente molto demotivato nel proseguire». Lo sfogo di Brigadoi è stato raccolto dall’assessore Giovanni Aderenti che ha voluto rassicurare la società circa il peso che dovrà e potrà avere la circoscrizione B all’interno della Fisi trentina. Aderenti è stato anche ottimista circa la disponibilità dei trampolini H15, H20, H34 e il nuovo trampolino H66, compromessi dall’alluvione del 29 ottobre, che dovrebbero essere disponibili per la stagione invernale evitando i faticosi spostamenti per gli allenamenti dei saltatori e combinatisti fiemmesi.

Un momento di grande commozione è stata la lettura, da parte del presidente Brigadoi, della relazione di Annamaria Bernard, responsabile del settore giovanile del calcio, scomparsa prematuramente 3 mesi fa, cui tutti hanno riconosciuto, accanto alla simpatia, la giusta interpretazione dello sport che «insegna il rapporto con gli altri, il rispetto, la sana competizione, l’altruismo e l’autostima» come ha scritto Annamaria nella sua relazione.

Dopo l’illustrazione del bilancio consuntivo 2017 «siamo sempre in ritardo e ce ne scusiamo» ha detto il presidente, e l’approvazione del bilancio preventivo 2018, entrambi approvati all’unanimità, c’è stata la lunga sequenza di relazioni dei responsabili dei singoli settori. Roberto Brigadoi per lo sci alpino ha sottolineato il leggero calo della squadra agonistica a causa dei costi sempre più elevati. Virginio Lunardi, responsabile del settore salto e combinata nordica, ha ricordato i disagi per la chiusura dei trampolini nel 2018 che ha costretto la squadra ad allenarsi in val Gardena. «Dopo 30 anni sono tornati in val di Fiemme i Campionati italiani aria compressa, ragazzi e allievi», ha sottolineato da parte sua il responsabile biathlon Giancarlo Dellantonio, mentre Giorgio Dellantonio ha sottolineato la grande passione dei tecnici del settore atletica, come Vito Vanzo, e Bruno Giacomelli le difficoltà, poi superate, di mettere in campo la prima squadra della “Dolo” che a fine anno aveva perso ben 10 giocatori. Da parte sua il presidente della ASD Dolomitica nuoto ha evidenziato, come Brigadoi, la forte ricaduta economica sulla realtà locale, l’allargamento dell’attività ai ragazzi della USD Latemar Nuoto di Cavalese che ha sospeso l’attività a causa delle difficoltà organizzative e logistiche, i 700 tesserati, quasi tutti sportivi, il forte incremento del triathlon, i 50.000 ingressi alla piscina comunale, “di più non ce ne stanno”, la grande presenza di over 60 e l’attenzione alle disabilità, «siamo uno dei pochi impianti che ricevono i diversamente abili». Per concludere con la soddisfazione di poter utilizzare, a breve e risparmiando, l’energia termica prodotta dal biogestore che sarà inaugurato a fine anno.













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