«Sul rio Costalunga in inverno eseguiti lavori provvisori»
Moena, la comunicazione del sindaco Felicetti in consiglio Le opere di rinforzo definitive solo dalla prossima primavera
MOENA. Il Servizio bacini montani della Provincia per ora non eseguirà interventi sul rio Costalunga, il corso d’acqua che ha causato l’esondazione di luglio. Lo ha comunicato il sindaco Edoardo Felicetti a margine dell’ultimo consiglio comunale. «Prima della stagione invernale sarà fatto un intervento provvisorio in vicinanza dell’Hotel Cavalletto per ripristinare la larghezza originaria della strada. Questo per permettere il transito degli skibus durante la stagione invernale». Nella prossima primavera le squadre provinciali dovrebbero iniziare i lavori per rinforzare l’arginatura in vari punti del corso d’acqua che attraversa l’abitato nella parte ovest del paese. Nel programma degli interventi c’è anche la realizzazione di una seconda briglia filtrante in località Roncac, in prossimità del percorso sensoriale creato alcuni anni fa. Prima di iniziare il cantiere i tecnici dovranno verificare la tenuta della strada forestale che porta in quel luogo ed eventualmente intervenire con lavori di rinforzo.
Nulla si sa sul futuro dei due ponti cittadini presente nel tratto terminale del torrente, il vero ostacolo quando aumenta la portata del rio Costalunga. I progettisti stanno valutando la massima portata d’acqua di quel tratto di torrente confrontandola con le precipitazioni torrenziali registrate il 3 luglio scorso.
Il problema non è di facile soluzione visto che l’area è fortemente urbanizzata ed è quindi difficile modificare il profilo delle strade adiacenti. La criticità non è risolvibile nemmeno con un semplice abbassamento dell’alveo, in quanto ci sono vincoli insuperabili come la quota di confluenza con il torrente Avisio e l’attraversamento della fognatura sotto l’alveo del torrente. I danni stimati dal lungo temporale del 3 luglio sono stati quantificati in cinque milioni di euro da suddividere in tre capitoli: danni ai veicoli (250 mila euro), danneggiamenti alle abitazioni (750 mila euro) lesioni alle strutture e rimborso per sospensione dell’attività economica (quattro milioni di euro).
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