Stava, 39 anni dalla tragedia: la colata di fango uccise 268 persone
Il 19 luglio 1985 cedettero i bacini di Prestavel. Il commissario del governo Petronzi in visita al Centro di documentazione: «Grazie alla Fondazione per il lavoro prezioso»
TRENTO. Domani, 19 luglio, saranno passati 39 anni dalla tragedia di Stava, in val di Fiemme: in quel 19 luglio del 1985 persero la vita 268 persone, tra uomini, donne e bambini, provenienti da 64 comuni e 10 regioni italiane diverse, travolti da una massa fangosa che precipitò a valle alla velocità di quasi 90 chilometri orari per concludere la sua corsa quattro chilometri più sotto, nel greto dell’Avisio. Altri venti furono i feriti.
La giustizia chiuse il caso con 10 condanne e 133 milioni di euro di risarcimento da parte delle industrie che gestirono nel tempo i bacini di decantazione della miniera di fluorite a Prestavel da cui partì l’onda mortale.
"Vorremmo che nel quarantesimo anniversario della catastrofe di Stava, che ricorrerà il 19 luglio del prossimo anno, sia fatta memoria dei tanti disastri industriali che hanno funestato la nostra Nazione e che l'anniversario sia occasione per una riflessione, pacata ma solenne, circa il modo corretto di concepire l'attività economica, il profitto, il rapporto con l'ambiente, la valutazione dei rischi". Nell'accogliere il commissario del Governo per la Provincia di Trento Giuseppe Petronzi, in visita al Centro di documentazione sulla catastrofe della Val di Stava e alla sede della Fondazione Stava 1985, il presidente della Fondazione Graziano Lucchi ha voluto porre l'accento sullo spirito con il quale la Fondazione si appresta a celebrare il 40° anniversario della catastrofe. Il commissario del Governo, che era accompagnato dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Cavalese Daniele Di Vincenzo e dalla dottoressa Antonia Sacino, è stato accolto a Stava anche dal vicepresidente della Fondazione Carlo Dellasega, dal coordinatore progetti Michele Longo e dall'assessore alla cultura del Comune di Tesero Massimo Cristel.
Al termine della visita con la videoproiezione su "La lezione di Stava" curata da Graziano Lucchi e la visione del film "Stava 19 luglio" con Andrea Castelli e la regia di Gabriele Cipollitti, il prefetto ha avuto parole di elogio per lo stile, la serenità e la dovizia di informazioni con i quali la Fondazione spiega genesi, cause e responsabilità della catastrofe della Val di Stava e descrive anche gli altri disastri industriali che sono avvenuti in Italia prima e dopo il disastro del 19 luglio 1985.