Sei studenti della Scuola Ladina a Betlemme
Fassa. Dopo più di tre anni prosegue il progetto-gemellaggio fra la Scuola Ladina di Fassa e Betlemme. Alla fine di marzo un gruppo di studenti meritevoli della quarta del Liceo artistico della...
Fassa. Dopo più di tre anni prosegue il progetto-gemellaggio fra la Scuola Ladina di Fassa e Betlemme. Alla fine di marzo un gruppo di studenti meritevoli della quarta del Liceo artistico della sezione figurativo – Alessia Carbonara, Maria Chiara Contrini, Francesca Ferrari, Leonardo Jellici, Davide Petrone e Ismaele Soraperra -, accompagnati dai professori Tiziano Deflorian e Maria Pia Desilvestro, attesi dal coordinatore del progetto Riccardo Imberti della Fondazione Giovanni Paolo II di Firenze, sono stati a Betlemme per proseguire con lo scambio culturale e didattico.
Il progetto include varie fasi, la più importante è la collaborazione fra Liceo artistico di Fassa e il Centro di formazione betlemita, dove si lavora il legno di ulivo, la madreperla e la ceramica. In questo scambio gli studenti fassani sono stati impegnati con gli studenti e artigiani del posto per sviluppare idee attinenti al tema della pace, attraverso studi grafici riguardanti la Natività. Lì hanno verificato la reale fattibilità dei progetti studiati a scuola con materiali diversi da quelli normalmente utilizzati nelle nostre valli. Sono stati consegnati e apprezzati anche i disegni e i prototipi in legno dei monili a carattere religioso realizzati dagli studenti della terza liceo artistico sezione design.
I ragazzi hanno pure disegnato dal vero girando a piedi nei vicoli delle città simbolo, Betlemme e Gerusalemme, i profili delle costruzioni più significative in una sintesi delle culture religiose del mondo. Con gli insegnanti hanno potuto vivere la realtà betlemita, una realtà non facile: la città si trova in un territorio gestito dall’autorità palestinese a maggioranza mussulmana, in contrasto con lo Stato israeliano. Durante il soggiorno hanno incontrato il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, il quale, insieme al direttore del Centro di formazione padre Ibrahim Faltas, ha voluto organizzare una cena con la delegazione fassana finalizzata alla presentazione dei progetti. V.R.