Recupero di Lavazé, i conti sono in ordine
Cavalese. Il consiglio dei regolani della Magnifica, nel corso dell’ultima seduta dell’anno scorso, ha provveduto anche ad approvare la contabilità finale dei lavori di recupero, valorizzazione e...
Cavalese. Il consiglio dei regolani della Magnifica, nel corso dell’ultima seduta dell’anno scorso, ha provveduto anche ad approvare la contabilità finale dei lavori di recupero, valorizzazione e tutela del paesaggio sull’altopiano di Lavazé. In seguito ad accordi con Bruno Crosignani, responsabile dell’ufficio distrettuale delle foreste di Cavalese, e con l’ingegner Marziak, conseguenti ad uno specifico sopralluogo, come ha riferito lo scario Giacomo Boninsegna, era stata concordata una variante in corso d’opera che sostanzialmente prevede il risparmio sul taglio della parte stretta della fascia boscata e di sostituirla con il recupero di alcune aree più ampie caratterizzate dall’invasione del ginepro nano e della rinnovazione del pino cembro.
Lo scopo principale, come ha ribadito lo scario Boninsegna nel suo intervento, era quello di ottenere un’area recuperata che rappresenti un corpo unico con evidenti vantaggi soprattutto sotto il profilo paesaggistico.
Complessivamente gli interventi hanno interessato un’area di 8,60 ettari ubicati in due aree disgiunte situate nelle immediate vicinanze di Malga Varena.
L’intervento, progettato “in house” dal dottor Andrea Bertagnolli dell’Ufficio tecnico della Magnifica Comunità di Fiemme, ha comportato una spesa complessiva di 47 mila 399 euro, sulla quale è intervenuta la Provincia con un contributo di 44 mila 731 euro pari a quasi il 95% della spesa ammessa. L.CH.