«Punto nascite, vogliamo la data certa di riapertura»
Cavalese, il presidente della Comunità di valle chiede un incontro urgente con i responsabili dell’ospedale di valle. Le équipe mediche sono quasi pronte
CAVALESE. «Il punto nascite di Cavalese è stato chiuso perché mancavano le figure professionali necessarie al suo pieno funzionamento. Ora le varie équipe sono state pressoché ricostituite e con il prossimo concorso per ginecologi è auspicabile si trovino i professionisti mancanti». E così Giovanni Zanon, presidente della Comunità Territoriale della Val di Fiemme, ha richiesto un incontro urgente con i responsabili dell’ospedale di Cavalese per conoscere la programmazione della riapertura del punto nascite dell’ospedale di Fiemme. «Il Ministero della Salute ha riconosciuto la specificità del nostro territorio, concedendo la deroga alla soglia dei 500 parti annui. Mancava, però, il numero minimo di professionisti per garantire il funzionamento 24 ore al giorno del reparto. Ora il problema sembra essere risolto», aggiunge Zanon, riferendosi ai concorsi già effettuati o in programma a breve.
Il 12 ottobre si è tenuto il concorso per pediatri: dei professionisti che lo hanno superato, due hanno indicato Cavalese come prima scelta e uno come terza opzione. Per quanto riguarda i ginecologi, il 27 novembre si terrà il concorso, esclusivamente al servizio di Cavalese, al quale sono iscritti 16 medici, e la prova per la mobilità (3 i professionisti interessati). Numeri importanti che sembrano dare una certa garanzia per la riapertura: «Ho sentito personalmente tutti i medici iscritti al concorso. La maggior parte di loro è parsa seriamente interessata e alcuni addirittura sono entusiasti di poter venire a lavorare in Val di Fiemme. Per la prima volta, non dovremmo aver problemi di numeri per Cavalese: dobbiamo saper cogliere quest’opportunità e non lasciarci scappare questi professionisti motivati».
I medici contattati da Zanon hanno apprezzato l’interessamento da parte dell’amministrazione locale: «Siamo riusciti a trasmettere il legame della comunità con il nostro ospedale», sottolinea il presidente della Comunità.
In questi mesi “Parto per Fiemme” ha continuato a lavorare per la riapertura del punto nascite: «L’associazione ha il merito di aver fatto parlare di Cavalese anche a livello nazionale, risvegliando l’interesse di molti professionisti e mettendosi in contatto con loro, perorando con forza l'intento comune di riaprire questo importante servizio per le nostre valli. Il loro contributo sarà prezioso anche per il sostegno pratico al trasferimento dei medici, come, per esempio, per la ricerca degli appartamenti», aggiunge Zanon. Ora che i numeri per formare le équipe mediche ci sono, è necessario iniziare a pensare alla riorganizzazione della riapertura: «Per chiudere un reparto basta un giorno, per rimetterlo in funzione serve tempo», commenta Zanon. «Ora non c’è più motivo per rimandare ancora. Senza ulteriori indugi chiediamo una data certa per la riapertura del nostro punto nascite». (l.ch.)
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