Punto nascite, i sindaci: «Apra anche alle turiste» 

L’ipotesi discussa nella riunione in Comunità di Valle a Cavalese. Maria Bosin non è d’accordo sulla presenza di liberi professionisti in sala parto: troppi rischi 


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Rapida seduta della Comunità di valle giovedì sera a Cavalese: e ancora una volta è stata l’occasione per tornare, in coda, sul tema del punto nascite, con i sindaci che hanno auspicato che la sala operatoria sia a disposizione anche delle future mamme che sono in zona per le vacanze.

L’assemblea ha anche provveduto ad approvare la convenzione con il comune di Moena per il servizio di asilo nido di Ziano. L’assessora al bilancio Elisa Sardagna ha illustrato poi le cifre delle variazioni di assestamento del bilancio: nel corso del 2018 sono stati fatte delle piccole economie, risparmiando la cifra di 50 mila 292 euro che hanno permesso di appianare la decurtazione dei contributi provinciali che nel settore del sociale sono stati di 42 mila 600 euro. L’assessore alle attività sociali Michele Malfer ha sottolineato alcuni interventi mirati per dare risposte ad alcune famiglie in difficoltà con figli che hanno problemi. Un importante investimento è stato fatto anche per la sistemazione della cucina nella mensa scolastica di Cavalese. È stato di nuovo garantito sostegno anche allo “Spazio giovani L’idea” e un aiuto di seimila euro al progetto di Casa Emma di Cavalese.

La sindaca di Predazzo Maria Bosin che in passato è stata molto critica all’operato della giunta e ha espresso questa volta la sua soddisfazione alle iniziative messe in atto dalla giunta: «Sul bilancio non posso che essere soddisfatta – ha detto Bosin – si sta andando finalmente nella direzione da noi auspicata utilizzando queste risorse per la nostra comunità».

La sindaca, unitamente al collega di Ziano Fabio Vanzetta, ha lamentato però che agli atti non esisteva la relazione allegata dei revisori dei conti. La variazione e il documento unico di programmazione con gli indirizzi strategici sono stati così riviati ad altra seduta. Ma al termine della seduta la sindaca di Predazzo è tornata di nuovo sullla “vexata quaestio” del punto nascite, criticando apertamente tra l’altro la riflessione del presidente Giovanni Zanon , apparsa sul Trentino, ancora il 19 agosto.

«Non ritengo in alcun modo condivisibile – ha detto la sindaca di Predazzo – la presenza di liberi professionisti in pronta disponibilità per gli enormi rischi per le partorienti e per il bambino». L’altra critica mossa dalla sindaca, ma sottoscritta in un documento da tutti i sindaci di Fiemme, è che dopo la realizzazione della nuova sala operatoria è importante che siano accolte anche le partorienti che non hanno aderito al percorso nascite, ma che sono qui in vacanza.

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