«Progetti di spessore per la Marmolada»
Canazei. Ancora una volta si torna a parlare di progetti di sviluppo e impiantistici per la Marmolada. Lunedì 15 gennaio a Rocca Pietore si è tenuta un’assemblea con i principali imprenditori della...
Canazei. Ancora una volta si torna a parlare di progetti di sviluppo e impiantistici per la Marmolada. Lunedì 15 gennaio a Rocca Pietore si è tenuta un’assemblea con i principali imprenditori della zona. Dalla riunione è emersa chiara la volontà dei sindaci di Canazei e Arabba, Silvano Parmesani e Leandro Grones di proseguire per il progetto di un impianto da Porta Vescovo (destra orografica) fino al Passo Fedaia, passaggio lungo la diga e andare a collegarsi con l’altro impianto dall’altra parte della diga. L’idea non è andata bene a tutti, e fra le tante idee c’è stata anche quella di creare un collegamento con impianto e pista dal Passo (da sopra il Rifugio Passo Fedaia) fino all’inizio della diga/ zona di Canazei.
Sulla questione il sindaco Parmesani dice: “Per conto mio sulla Marmolada si continua a pagare per situazioni passate. Penso che che sia di nuovo un vetrinetta per chiunque per mettersi in mostra e per altro senza molto stile con toni aggressivi e poco eleganti. Siccome io non sono un appassionato di guerra, ma un appassionato di pace penso che ci voglia davvero la volontà per risolvere la questione della Marmolada e trovare una soluzione che vada bene per tutti definivamente. Non voglio fare il santone perché non sono e non ho niente da nascondere, ma si dovrebbe pensare meno all’io personale e pensare a ciò che è invece il bene collettivo. Con il Veneto siamo indietro e sono deluso anche dalla Provincia di Trento che anche se con toni più eleganti, continua a non voler risolvere la questione dei confini sulla cresta e a difendere il patto del 2002 che non ha più nessun significato. Io – continua Parmesani – seppur amareggiato vado avanti in difesa del territorio, perché la volontà è quella di consegnare ai posteri un progetto risolutivo per tutta l’area della Marmolada e non un progetto fatto di investimenti poveri che difficilmente risolverebbero il degrado che secondo me attualmente c’è al Fedaia e in Marmolada. Servono progetti importanti. Secondo me, ribadisco, queste ultime dichiarazioni dei giornali sono l’ennesima vetrina e non c’è la volontà concreta di risolvere i problemi e provare davvero a rilanciare la Marmolada”.
Presente alla riunione di lunedì anche Tullio Pitschider di Canazei, presidente della Padon Marmolada, società controllata della Ciampac che ritiene piuttosto azzardato il progetto di Parmesani e Grones: da una parte perché l’impianto da Porta Vescovo al Fedaia non sarebbe un’impianto di facile realizzazione, ma soprattutto perché tagliare fuori dal Sellaronda l’area del Padon significherebbe portare alla morte di quella zona, di Rocca Pietore e la Val Pettorina. “Il problema non sarebbe tanto della Società impiantistica Padon – ha detto Pitscheider – ma dell’intero comparto turistico e sociale. Tutta l’area rimarrebbe esclusa dal Giro del Sella e non credo possa recuperare con l’impianto da Porta Vescovo”. (v.r.)