Pesca in Val di Fiemme per l’ospite una sola tariffa 

Cavalese, inutili invece i tentativi della Magnifica di unificare le quattro società Il Consiglio dei regolani approva il bilancio di previsione da 3 milioni 62 mila


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Molta carne al fuoco nel Consiglio dei regolani che si è riunito giovedì nella sede della Magnifica di via Libertà. L’assemblea ha provveduto in primo luogo ad approvare il bilancio di previsione dell’ente, che fra entrate e uscite pareggia a 3 milioni 62 mila 800 euro. Le spese correnti, come ha sottolineato lo Scario Giacomo Boninsegna, ammontano a 736 mila 800 euro, le spese in conto capitale a 80 mila, mentre le spese per servizi per conto terzi arrivano a 2 milioni 246 mila euro. Nel dettaglio le cifre del bilancio sono state illustrate dal regolano Renzo Daprà.

Nella sua relazione lo Scario Boninsegna ha sottolineato che le prospettive dell’ente sono più che discrete. «Con questo bilancio – ha rimarcato - possiamo guardare al futuro con una certa fiducia anche se purtroppo dobbiamo costatare l’eccesso di burocrazia delle leggi provinciali che ci impedisce di lavorare con maggior celerità». Nei programmi dell’ente, come ha ricordato Boninsegna, nel 2018 c’è la permuta del vivaio forestale con la Provincia, la prosecuzione dell’intervento di bonifica pascoli a Lavazè e il grosso lavoro della realizzazione della strada forestale Valonat-Ceremana nel comune di Predazzo.

Lo Scario con soddisfazione ha commentato l’interessante lavoro compiuto dal consigliere provinciale Pietro De Godenz che è riuscito a far approvare una mozione dal Consiglio provinciale per il sostegno economico alla Magnifica e all’associazione Malghe & Pascoli di Predazzo per la difesa dei pascoli di montagna dalle incursioni del lupo.

Il Consiglio dei regolani ha provveduto anche ad approvare il regolamento/disciplinare per la pesca nel 2018. Il punto conteso fra le quattro associazioni pescatori di Fiemme, come ha spiegato il delegato alla pesca Alberto Compagnoni, erano le tariffe da applicare nei confronti degli “ospiti”, che ora sono state unificate in 18 euro per tutte le acque e in 14 euro per i bacini artificiali. La novità riguarda l’esenzione della quota sociale ai pescatori con più di 80 anni. Lo Scario ha espresso comunque la sua delusione per non essere riusciti ad omogeneizzare i regolamenti delle quattro società. «Abbiamo risolto numerosi problemi, con gli agricoltori e con gli operai, ma qui non siamo riusciti a cavare un ragno dal buco – ha detto lo Scario contrariato – io sono pronto ad approvare una proposta per la gestione diretta delle avque». È stata data lettura anche della lettera dell’ex primario di medicina dottor Guido Piazza che proponeva modifiche al regolamento per la pesca con le esche artificiali. Ma l’orientamento dell’assemblea, sollecitato dai regolani Bazzanella e Daprà e Fontanazzi, è di discutere solo su proposte che vengono direttamente dalle società e non dai singoli.















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