SEN JAN

Per l’Istitut Cultural Ladin il bilancio annuale è in video 

La presidente e le responsabili dei diversi settori hanno presentato le attività svolte nel 2020 dal Majon di Fascegn, consistenti nonostante i limiti dovuti al Covid 19



SAN GIOVANNI - SEN JAN. A causa delle restrizioni per la pandemia da Coronavirus, non è stato possibile organizzare in presenza l’assemblea annuale 2020 dell’Istitut Cultural Ladin (Icl) Majon di Fascegn. Per questo motivo le responsabili dell’Istitut e del Museo a questo collegato, hanno deciso di presentare le attività svolte durante l’anno che si va concludendo, tramite un video: una sorta di breve assemblea online.

Il saluto e gli auguri iniziali sono della presidente Lara Brunel, rappresentante del Consiglio di amministrazione e della Commissione culturale, la quale annuncia che appena si potrà, verrà organizzata un’assemblea in presenza per poter ringraziare pubblicamente anche il già direttore Fabio Chiocchetti e la linguista e dipendente dell’Istitut, Evelyn Bortolotti, che ha retto l’Istitut nei mesi di assenza del direttore. Brunel spiega poi che, durante il 2020, l’istituzione culturale ladina non si è fatta fermare dalla pandemia, riuscendo a portare a termine produzioni editoriali e l’attività museale è stata caratterizzata quest’anno anche da progetti con gli altri istituti, per rafforzare i rapporti con le minoranze linguistiche trentine e con i ladini delle Dolomiti attorno al Sella.

Per quanto riguarda l’attività del Museo Ladin de Fascia, durante il 2020 – spiega nel video la responsabile conservatrice del Museo, Daniela Brovadan – ha subìto la chiusura primaverile e attuale e, nei mesi di apertura, ha dovuto operare adattandosi alle nuove norme sulla sicurezza, che hanno toccato anche le attività didattiche con le scuole. A giugno è stata comunque inaugurata l’ultima sezione del Museo, arricchita in maniera più moderna, interattiva e multimediale, e durante l’estate è stato avviato, grazie anche alla collaborazione con i Comuni e con il Comun General de Fascia, un progetto di valorizzazione delle sedi museali sul territorio, in particolare di quelle più didattiche quali “L Segat”, “L Malghier” e “L Stont”. A questo scopo è stato pubblicato un libro informativo e di presentazione delle sedi. Ancora, c’è stata la pubblicazione del libro per bambini “Luli e i colores”, distribuito come dono di Natale nelle scuole dell’infanzia di Fassa.

Spazio quindi alle attività del Servizio linguistico. Evelyn Bortolotti. del “Servije linguistich” dell’Icl. ha illustrato la ricchezza dell’attività 2020. caratterizzata dal lavoro d’archivio sui documenti sulla storia della comunità di Fassa dal 1700- 1800. fino al Fondo Simon de Giulio e l’archivio Canori; la produzione editoriale caratterizzata dalla parte più scientifica sull’antropologia e la storia della comunità ladina di Fassa e da quella linguistica. con la pubblicazione del primo volume, con le lettere A-B-C, del Vocabolario del ladino fassano (Volf).

Nel video che sintetizza l’anno di attività, spazio poi anche... ai programmi e al futuro, con l’intervento della nuova direttrice Sabrina Rasom, che ha invece esposto le attività in programma: si andrà avanti con l’attività linguistica con un intervento sistematico sulle regole dell’ortografia e con il vocabolario del ladino-fassano; nel 2021 si terranno poi le celebrazioni per l’anniversario dei 40 anni della Biblioteca Père Frumenzio Ghetta, dell’Istitut, con interventi sul territorio e l’istituzione di una sezione dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Durante i primi mesi dell’anno verranno organizzate delle attività per celebrare i 30 anni della morte del compositore ladino Luigi Canori e per i 20 anni del Museo Ladin de Fascia verrà avviato un progetto di trasformazione digitale del Museo, per avvicinarsi di più al settore turistico. Si lavorerà poi per rafforzare il settore comunicativo e informativo e ampliare il raggio di conoscenza dell’Istitut e del Museo ladin de Fascia.













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