Momenti di paura al Vajolet, salvata una scialpinista emiliana
L'operazione di soccorso è risultata particolarmente complessa per la presenza di vento in quota e per il buio
CAVALESE. Una scialpinista emiliana del 1975 è stata elitrasportata all'ospedale di Cavalese dopo essersi infortunata ad un arto inferiore 200 metri sopra il rifugio Passo Principe (Catinaccio, Val di Fassa). La chiamata al Numero Unico per le emergenze 112 è arrivata poco prima delle 17 di ieri, domenica 17 gennaio, dai due compagni di escursione.
Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero. L'operazione di soccorso è risultata particolarmente complessa per la presenza di vento in quota e per il buio. Dopo vari tentativi di avvicinamento, il Tecnico di Elisoccorso è stato verricellato nei pressi del luogo dell'incidente, ha raggiunto l'infortunata ed ha provveduto a stabilizzarla.
Nel frattempo l'elicottero è volato a Pozza di Fassa ed ha elitrasportato in quota, al rifugio Vajolet, due operatori della Stazione Centro Fassa, per andare incontro con gli sci d'alpinismo ai due compagni della donna che, illesi, erano in grado di riprendere la discesa in autonomia e che, a causa del vento persistente, non potevano essere recuperati dall'elicottero. L'infortunata, insieme al Tecnico di Elisoccorso, è stata verricellata a bordo dell'elicottero e trasferita all'ospedale di Cavalese mentre i due compagni sono rientrati a valle incolumi verso le 19, insieme ai soccorritori.