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Lo spirito vintage ha colorato la festa del tennis club

MOENA. «Più che un torneo di tennis è stata una gara per la coppia in grado di esibire l’abbigliamento maggiormente aderente allo spirito degli anni Sessanta. Una sfida nella sfida», afferma...



MOENA. «Più che un torneo di tennis è stata una gara per la coppia in grado di esibire l’abbigliamento maggiormente aderente allo spirito degli anni Sessanta. Una sfida nella sfida», afferma Francesco Globo, segretario dell’associazione. Pieno successo ha avuto la prima edizione del torneo vintage di doppio misto promosso dal Tennis Club Moena. All’evento hanno partecipato 11 coppie che si sono sfidate non tanto sotto rete, ma sul filo della moda di un tempo. Per l’occasione c’è stata la ricerca spasmodica negli armadi di parenti e amici di pantaloncini, gonnellini plissettati, magliette con l’effige del mitico coccodrillo verde della Lacoste (ora sostituito con le dieci specie animali più a rischio di estinzione).

È stato un dolce amarcord legato alla nascita del tennis club avvenuto nel lontano 1963. Il tennis si era diffuso a Moena in concomitanza con la crescita del turismo estivo ed era cresciuto coinvolgendo un centinaio di persone del paese. I campi da gioco si erano moltiplicati arrivando a cinque e qui si svolgevano semplici incontri, ma anche tornei di un certo risalto. Erano i tempi di Adriano Panatta e Corrado Barazzuti che trascinavano molti giovani a brandire la racchetta. Poi, negli anni Novanta il lento declino, ma oggi c’è un ritorno di interesse per questo sport dall’origine antichissima.

Il torneo vintage segna la fine delle attività per l’arrivo del freddo. I campi riapriranno nell’aprile del 2019 ma la speranza della dirigenza è quella di riuscire a realizzare un campo coperto dove i soci possano allenarsi anche nel periodo invernale. L’area individuata è ancora quella di Navalge ma, come per tutti i progetti, si aspettano i finanziamenti. (g.b.)













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