«La scelta di Quintino sia di esempio contro l’odio»
Cavalese: alla Rosa Bianca il filmato sul partigiano scomparso un anno fa Larger, sindaco di Castello, agli studenti: «Fate resistenza, ma senza violenza»
CAVALESE. “La scelta di Quintino”, il titolo del cortometraggio di Gabriele Carletti presentato ieri mattina nell’auditorium dell’Istituto La Rosa Bianca di Cavalese, è stato anche il leitmotiv dell’incontro voluto dal dirigente Marco Felicetti e dall’Anpi del Trentino per ricordare, assieme agli studenti delle classi quinte e agli insegnanti, il partigiano “Fagioli” scomparso esattamente un anno fa all’età di 93 anni. «Una vita - come ha ricordato Felicetti - vissuta in armonia con l’ambiente e con gli uomini». Questa la scelta di Quintino Corradini che a 55 anni si è ritirato, ma non in eremitaggio, nella sua baita di Arodolo, dove in molti, anche giovani, andavano spesso a trovarlo. L’incontro è stato organizzato all’interno di un protocollo d’intesa firmato lo scorso anno fra l’Anpi del Trentino e (unica scuola della Provincia) dalla Rosa Bianca. «Per creare un legame culturale con l’Anpi in cui la trasmissione della conoscenza si accosti alla trasmissione di valori - ha detto Felicetti - per distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è. In questo senso Quintino è stato sempre al servizio della sua comunità pur vivendo in un maso».
Per il presidente dell’Anpi trentino Mario Cossali, non c’era modo migliore per avviare l’attività del 2019 dell’Anpi, se non ricordando la coerenza profonda, morale ed umano di Quintino che «viveva con la memoria del dolore». Una testimonianza, quella di “Fagioli” (questo il nome di battaglia di Quintino) «emblematica di quella che è stata la Resistenza in Trentino, che non è stata di massa, ma dura e sanguinosa a causa della dominazione diretta dei tedeschi». Cossali ha ricordato il dovere morale di continuare a testimoniare la coerenza etica di Quintino nel nome della Costituzione, contro le parole d’odio che negano l’umanità.
«Cosa si teneva dentro Quintino?», si è chiesto il sindaco di Castello Marco Larger, molto arrabbiato «perché a 100 anni dalla Grande guerra oggi siamo in una nuova guerra mondiale uno contro l’altro. Fate resistenza - ha ammonito rivolgendosi agli gli studenti - fate resilienza e non rispondete mai alla violenza con la violenza». Prima della presentazione del filmato, è intervenuto anche il comandante della compagnia dei Carabinieri di Cavalese maggiore Enzo Molinari. Erano presenti tra gli altri il presidente della Comunità territoriale Michele Malfer e la figlia di Quintino, Margherita, oltre ad amministratori ed esponenti dell’Anpi locale e provinciale. Non c’era, anche se invitato, l’assessore Mirko Bisesti, mentre il consigliere Piero Degodenz ha inviato un messaggio in cui ha ricordato la coerenza di Quintino. Non c’è stato purtroppo tempo per gli interventi degli studenti che hanno comunque applaudito il corto del regista Carletti che ha invitato gli studenti a seguire la pagina Facebook “La scelta di Quintino” e postare le proprie impressioni. Il filmato è disponibile in dvd ed è anche scaricabile dalla rete.
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