L’antenna della Vodafone resta sul tetto dell’hotel 

Moena, l’amministrazione comunale non può forzare la società telefonica  Felicetti però assicura: «Valori quasi impercettibili dei campi elettromagnetici»


di Gilberto Bonani


MOENA. L’antenna telefonica sistemata sul tetto dell’Hotel El Laresh rimarrà in quella posizione. Non si prevedono spostamenti visto che l’amministrazione comunale non ha possibilità di forzare l’azienda telefonica Vodafone a cambiare sede al suo impianto. Il sindaco Edoardo Felicetti risponde per iscritto al comitato spontaneo che da anni attende l’allontanamento del ripetitore dall’abitato. Ma facciamo un passo indietro per comprendere meglio una complicata questione legata all’uso di apparati telefonici e computer.

Siamo nel 1999 quando le società telefoniche propongono la realizzazione di un super ripetitore (altezza del traliccio 18 metri) in località “le Crepate” a nord dell’abitato di Moena. Un luogo perfetto per disegnare la geometria delle telecomunicazioni tra cellulari. L’impianto è troppo impattante e viene bloccato dall’allora legislazione provinciale, ma nel maggio del 2004 Vodafone ripropone la stessa antenna con dimensioni più ridotte (13 metri). La proposta (allora la maggioranza era guidata dall’ex sindaco Riccardo Franceschetti) viene stoppata da un’agguerrita minoranza e il problema rimane sotto traccia. Una petizione firmata da un migliaio di cittadini blocca qualsiasi antenna nelle immediate vicinanze delle abitazioni. Si cercano altre soluzioni nei pressi del campo sportivo ma i tentativi di mediazione non raggiungono lo scopo. Sul tappeto rimane l’opzione dell’antenna in località “le Crepate”o la sistemazione su terreno privato. Nell’autunno del 2016 il colpo di scena. Le maestranze installano sul tetto dell’Hotel El Laresh un’antenna camuffata da vistoso camino. Moena vive momenti concitati, non solo perché la società telefonica è passata ai fatti ma, sopratutto, per la particolare localizzazione. L’albergo infatti è di proprietà di Riccardo Franceschetti, ormai ex sindaco ma tutt'ora consigliere di Procura al Comun general con delega alle questioni energetiche, ecologia e ambiente.

L’opinione pubblica si mobilita, investe del problema non solo la nuova giunta guidata da Edoardo Felicetti ma anche il Comun general e si arriva a chiedere anche le dimissioni di Franceschetti. A seguito della rimostranze popolari arrivano promesse, da parte di Felicetti e di Franceschetti, mentre scarsissima l'attenzione del Comun General che liquida il problema con poche righe scritte solo nel maggio 2017. I cittadini speravano nella rimozione dell’antenna e il suo spostamento in altro luogo. Ora le dichiarazioni del sindaco che comunica l’indisponibilità dell’azienda a cambiare localizzazione se non la riproposizione dell’originario sito delle “Crepate”. Edoardo Felicetti comunque rassicura la popolazione: le misurazioni dei campi elettromagnetici nelle vicinanze dell’albergo El Laresh hanno evidenziato valori quasi impercettibili.















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