Il sindaco: frustrati da bilancio e turn-over
PANCHIÀ. Il sindaco Giuseppe Zorzi, sollecitato da alcuni censiti desidera fare chiarezza sulle pagine del Trentino in merito alla riunione con la popolazione di Panchià dei giorni scorsi....
PANCHIÀ. Il sindaco Giuseppe Zorzi, sollecitato da alcuni censiti desidera fare chiarezza sulle pagine del Trentino in merito alla riunione con la popolazione di Panchià dei giorni scorsi. «Evidentemente solo chi era presente alla riunione durata oltre due ore e mezza - afferma - ha potuto cogliere l’intero senso della serata, ma mi si consenta di precisare alcuni punti, chiaramente riferiti alle mie dichiarazioni. Non ho criticato l’andamento delle gestioni associate, visto che sono attive solo le 2 obbligatorie, anzi, il Comune di Panchià dovrebbe essere quello che se ne giova di più, essendo estremamente ridotto come personale. Spero che il progetto di gestione associata che stiamo vagliando insieme possa dare risultati in futuro, ma sono certo che non può darli nel breve, in quello che ho definito attualmente “un modo non dignitoso di amministrare”. Ho anche avuto modo di poter valutare nel corso di una riunione con molti colleghi sindaci che le hanno attuate già da un po’ di tempo, come vanno le cose. La situazione è piuttosto sconsolante e non fa presagire certo cose buone per i Comuni che già ora sono in difficoltà come il nostro. Ma è al di fuori delle gestioni associate che abbiamo avuto la collaborazione dei Comuni vicini. In particolare Tesero ci ha fornito un rilevante aiuto nell’ambito della ragioneria e dell’ufficio tecnico, Predazzo oltre che nella segreteria, già in convenzione, nella disponibilità a svolgere gare di evidenza pubblica, Ziano in altri campi. Insieme al ringraziamento nei confronti dei collaboratori del Comune di Panchià, ho pubblicamente ringraziato tutti i collaboratori degli altri Comuni, elencando dettagliatamente quello che hanno fatto per noi, anche al di là degli orari di lavoro o delle mansioni a loro ascritte. Tra l’altro lo abbiamo sempre fatto pubblicamente nel corso del consigli comunali che riguardavano il bilancio, proprio perché senza questo aiuto esterno non saremmo riusciti ad approvare neppure gli adempimenti obbligatori».
«Sulla proposta in merito a una fusione giunta informalmente da Ziano - aggiunge - ho parlato ampiamente e con piena trasparenza nella riunione, ricordando anche che una analoga proposta fatta da Tesero e Panchià congiuntamente non era stata presa in considerazione. Da subito ci siamo resi conto che il Comune era sottodimensionato, ed infatti non per caso avevamo tentato la carta della fusione. Un Comune di 850 abitanti che ha 2 persone a tempo pieno più una part-time negli uffici più un solo operaio (attualmente), non riesce a dare risposte in termini adeguati alla popolazione. Abbiamo provato tutte le strade per strutturarci, ma non ci è consentito da vincoli di bilancio e norme sul turn-over. Ecco il perché della frustrazione di amministratori che hanno una visione di ciò di cui avrebbe bisogno il Comune, paradossalmente sulla parte straordinaria hanno trovato anche i finanziamenti, ma non riescono a realizzarla perché non hanno una struttura alle spalle». (l.ch.)