I suoi cantieri in tutto il Trentino 

Un’eredità pluricentenaria: negli anni ’60 e ’70 lo sviluppo, ora in mano ai 4 figli


di Gilberto Bonani


CAVALESE. L’attività e gli interessi di Gino Misconel sono stati molteplici ma sicuramente l’azienda che porta il suo nome è stata sempre al centro delle attenzioni. Oggi, in tutto il Trentino, ci sono cantieri aperti e i mezzi che portano il logo dell’elefante giallo sono onnipresenti. Gino Misconel ha raccolto e fatto fiorire una eredità pluricentenaria, infatti già nel 1700, secondo i documenti dell'epoca, i fratelli Misconel costruirono il campanile della Pieve di Cavalese e di Borgo Valsugana. Ma non solo. Nei decenni seguenti numerosi furono gli edifici e le opere realizzate dalla famiglia Misconel, come ad esempio la chiesa di Bellamonte e di Panchià, gli argini del torrente di Ora, che resistettero all'alluvione del 1882. Nel 1928 l'impresa passò da Antonio a Giulio Misconel, da poco diplomato "costruttore edile" presso l'Istituto Buonarroti di Trento. La sua attività comprese sia l'edificazione di case che di opere pubbliche, tra le quali gli acquedotti di Mazzin, di Montagna e di Capriana, la strada di Costalunga e quella di Soraga e infine, alcuni edifici scolastici della zona e la caserma della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo. Con la sua morte, avvenuta nel 1961, l'azienda proseguì con i figli Luigi (detto Gino) e Mario.

Negli anni Settanta i due fratelli diedero nuovo impulso all'attività con la realizzazione di tre impianti: uno per la produzione di inerti, il secondo per la produzione di calcestruzzo e il terzo per la produzione di asfalto. Negli anni seguenti una nuova generazione Misconel si è affacciata nell'azienda di famiglia con la presenza dei quattro figli: Giulio, Giovanni, Marco e Luca.

«La forza della nostra azienda - spiega Marco Misconel (oggi dopo la recente fusione anche presidente della Cassa rurale Valle di Fiemme) - è il lavoro di squadra. Si tratta di una competenza appresa dai nostri genitori fin da piccoli. Mia mamma Raffaella ci vestiva in maniera uguale e la nostra caratteristica era una “dolcevita” di colore giallo, elemento che ora contraddistingue la nostra azienda, dal logo al colore dei mezzi. Abbiamo fatto sempre squadra sia tra di noi che con i nostri collaboratori». Attualmente sono un centinaio i dipendenti della Misconel srl e il cuore dell'azienda è a Lago di Tesero dove accanto alla palazzina uffici disposta su tre piani, sono presenti gli impianti di produzione inerti, calcestruzzo e conglomerati bituminosi, oltre al magazzino edile, l'officina meccanica ed il garage per i mezzi su un'area di oltre 40 mila metri quadrati.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza