Guerra di cifre in aula «Poche opere realizzate»
MOENA. Il risparmio non è sempre una virtù, soprattutto per le amministrazioni pubbliche chiamate a raggiungere obiettivi concreti e non accumulare ricchezza in banca. Moena è una amministrazione...
MOENA. Il risparmio non è sempre una virtù, soprattutto per le amministrazioni pubbliche chiamate a raggiungere obiettivi concreti e non accumulare ricchezza in banca. Moena è una amministrazione risparmiosa, troppo per la minoranza che martedì sera ha bocciato il rendiconto 2017 illustrato dal sindaco Edoardo Felicetti.
Le cifre sono presto dette. L’avanzo di amministrazione alla fine del 2017 vale due milioni 337mila 921 euro con un aumento rispetto al 2016 di 871mila 726 euro. Di quella somma risulta non vincolata, quindi si tratta di fondi liberi, un milione 182mila 23 euro. Se poi si va a controllare quanto c’è in cassa al 31 dicembre 2017 si scopre un vero tesoretto: un milione 538mila 284 euro. Poche le opere realizzate, altre non sono mai state appaltate nonostante siano autorizzate e finanziate. «Ci sono – ha spiegato il sindaco - alcuni capitoli che presentano dei residui dovuti a risparmi per scelte operative che hanno portato a spendere meno in alcune gestioni (mostra della Grande Guerra e attività del centro del fondo Alochet). Altri residui sono dovuti a capitoli di spesa che non sono stati utilizzati in maniera completa. Considerando le difficoltà dovute alle carenze di personale e in qualche caso la complessità legata a nuovi strumenti normativi possiamo dire – ha concluso il sindaco – che la gestione delle risorse nel 2017 è positiva nella consapevolezza che si possono fare ancora notevoli miglioramenti». A parziale scusante dell’attuale giunta vanno citate le difficoltà della ragioneria soggetta all’avvicendamento del personale. Anche l’attuale responsabile si trasferirà dopo aver vinto un concorso rallentando così le procedure contabili. La minoranza, piuttosto agguerrita, ha contestato la visione troppo ottimistica del sindaco mettendo sotto accusa la macchina comunale, specialmente l’ufficio tecnico che a differenza di quello contabile è al completo.
Maurizio Deville ha argomentato, in base alla delibera della Giunta provinciale che assegnava nel 2017 risorse ai Comuni, la perdita secca per la popolazione di Moena di una somma pari a 350mila euro a cui si aggiungono 150mila euro per la manutenzione del patrimonio. Tutto questo perché l’amministrazione non ne ha fatto richiesta.
Il consigliere Giancarlo Ramus, considerando l’arco temporale di due anni (2016 e 2017) è andato oltre «Ci siamo “giocati” - ha detto – un milione di euro mentre le amministrazioni di Fassa e di Fiemme hanno ottenuto risorse per cinque milioni 400mila. Il risultato del documento contabile – ha concluso Ramus – è la dimostrazione evidente dell’incapacità gestionale dell’attuale amministrazione». Per questo il rendiconto 2017 è stato approvato dalla sola maggioranza.