Cavalese. È stata presentata ieri al Centro Anffas di Cavalese “La Formaggella della solidarietà”, uno dei progetti solidali proposti dal Caseificio Sociale Val di Fiemme. La Formaggella della solidarietà è un formaggio nato nel 2019 per sostenere la ripiantumazione degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia, una iniziativa che si è poi evoluta diventando un vero e proprio progetto solidale a carattere continuativo.

Per il 2020 l'oggetto della solidarietà del caseificio fiammazzo è Anffas Trentino e i suoi progetti a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale. Il direttore generale di Anffas Trentino, Massimiliano Deflorian, nel corso della presentazione ha sottolineato come «questo sia un progetto che non solo porterà un contributo economico al sostegno delle attività di cura e di riabilitazione a favore delle persone con disabilità della Valle di Fiemme e Fassa, ma è stato anche un modo per coinvolgere attivamente i nostri ragazzi che hanno contribuito, con il disegno base, a creare l'etichetta della formaggella, realizzata con la consulenza artistica di Nadia Ongaro». «Un modo per rendere concreta la mission del nostro caseificio - ha sottolineato il presidente Saverio Trettel - che ha tra i suoi valori base la cooperazione e la solidarietà. È bello che parte del ricavato delle vendite della nostra Formaggella vada quest'anno a favore delle persone meno fortunate e delle loro famiglie».

Il progetto prevede che per ogni formaggella venduta esclusivamente nel punto vendita del caseificio a partire da domani, 2 euro vengano devoluti ad una realtà diversa della Val di Fiemme, individuata dal caseificio e che sia inserita in un contesto socio-umanitario e solidale.

La Formaggella della Solidarietà è un formaggio buono e genuino, fatto con solo latte della Val di Fiemme, prodotto da mucche alimentante esclusivamente con foraggio dei nostri campi e mangimi Non Ogm. Parole di soddisfazione e di plauso sono state espresse anche da parte del presidente della Comunità di valle Giovanni Zanon e della signora Ines Vinante , genitore e responsabile del Laboratorio sociale di Anffas. L. CH.