Estrazioni Fiemme, entro il 15 la proposta della ditta in Provincia
CAST ELLO DI FIEMME. Il sindaco Larger non ha potuto fare a meno di fare il punto sulla “vexata quaestio” della cava Pichler, che ha messo ancora una volta Castello di Fiemme in primo piano sui...
CAST ELLO DI FIEMME. Il sindaco Larger non ha potuto fare a meno di fare il punto sulla “vexata quaestio” della cava Pichler, che ha messo ancora una volta Castello di Fiemme in primo piano sui giornali. Nell’incontro in Provincia con il presidente Maurizio Fugatti di giovedì 3 gennaio al quale ha preso parte l’intera giunta comunale Federico Pichler, Denis Corradini l’ingegner Alessandro Pederiva e i due funzionari Masè e Ruggeri sono emersi chiaramente tre aspetti importanti.
«Primo aspetto - ha scandito il sindaco - questa amministrazione è pienamente nella legalità e piaccia o non piaccia la rimessa in pristino dell’area dove è insediata l’Estrazione Fiemme è conseguenza di una vicenda iniziata negli anni ’70. Secondo aspetto: gli strumenti urbanistici che hanno portato alla non legalità nell’insediamento sono provinciali e solamente la Provincia attraverso un percorso lungo e difficile potrà eventualmente cambiare le carte in tavola. Terzo aspetto – ha rimarcato il sindaco -, la ditta Estrazioni Fiemme, che ha dichiarato di non essere interessata a delocalizzare, ma vuole tentare di rimanere sul sito attuale ha ricevuto l’invito del presidente Maurizio Fugatti di produrre a breve, entro il 15 gennaio una proposta che sia percorribile sotto tutti i punto di vita con particolare cura riguardo alla posizione giuridico-legale che questa amministrazione dovrebbe eventualmente percorrere in piena tutela della legge in vigore che per nessun motivo dovrà essere infranta. Siamo molto stanchi e provati - ha aggiunto il sindaco - per quanto è successo con la protesta davanti al municipio, devastante dal punto di vista umano e delicatissima per la tutela dell’ordine pubblico». (l.ch.)