“Eráus” racconta “Vaia”
Predazzo. Il boato del vento. Lo scrocchiare delle piante che si spezzano. Il fragore degli alberi che cadono a terra. Il buio rischiarato solo dalla flebile luce delle candele. La paura, prima. Lo...
Predazzo. Il boato del vento. Lo scrocchiare delle piante che si spezzano. Il fragore degli alberi che cadono a terra. Il buio rischiarato solo dalla flebile luce delle candele. La paura, prima. Lo stupore di fronte al paesaggio mutato, poi. E’ l’installazione dell’artista Irene Trotter che in una sala di 30 metri quadri ha ricreato suoni, atmosfera ed emozioni della notte del 29 ottobre, quando la tempesta Vaia ha devastato i boschi, in particolare quelli di Predazzo e Ziano. L’ideatrice - che abita in un maso circondato dal bosco ed ha quindi vissuto in prima persona la paura di quelle ore - ha ricreato un angolo di bosco e ha registrato un audio in cui i suoni della natura e la sua voce raccontano quanto è accaduto quasi 10 mesi fa. L’installazione di Irene Trotter, cui ha collaborato anche Mauro Paluselli, è allestita a Predazzo al piano terra del municipio nell’ex ufficio anagrafe con ingresso dalla piazza, sarà inaugurata oggi alle 17, dopodiché rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni con orario 17.30-20.30. “Eráus” sarà replicata anche a Ziano, presso l’ex segheria di Via Bosin con date e orari da definire. F.M.