Dalla BioEnergia Fiemme oltre 40 milioni di kwh
Il bilancio. Oggi in videoconferenza l’assemblea degli azionisti. L’utile cresce e supera i 710 mila euro. Aumenta anche la produzione di pellet e si amplia la rete di teleriscaldamento
Cavalese. Oltre 32 milioni e 600 mila Kwh termici prodotti dall’impianto di teleriscaldamento, 7 milioni 503 mila Kwh prodotti dall’impianto di cogenerazione, oltre 400 mila Kwh prodotti dall’impianto fotovoltaico con l’energia solare, utile di esercizio pari a 710 mila 257 euro. Sono i dati più significativi del bilancio della BioEnergia Fiemme spa di Cavalese che saranno presentati all’assemblea degli azionisti questo pomeriggio alle 17. L’assemblea era programmata nella Sala del Lettore al Palacongressi a Cavalese, ma in seguito all’adozione del Dpcm del 18 ottobre l’assemblea si terrà invece in videoconferenza sulla piattaforma 3C X .
L’esercizio 2019/2020 della società del teleriscaldamento, come si legge nella relazione del presidente Mario Giacomuzzi, rappresenta un’annualità particolarmente complessa e difficile a causa dell’emergenza sanitaria che ha condizionato in modo pesante l’attività aziendale per buona parte dell’esercizio stesso. “Nonostante queste difficoltà – si legge nella relazione - BioEnergia Fiemme è riuscita a garantire al territorio un servizio puntuale e di qualità in completa sicurezza. La rete del teleriscaldamento a biomassa nel corso dell’esercizio, chiuso al 30 giugno, ha distribuito qualcosa come 32 milioni 632 mila 313 Kwh termici che hanno permesso di riscaldare le case e garantire il servizio termico ai bagni, alle piscine degli hotel e delle di Cavalese».
Intanto sono iniziati i primi lavori per l’ampliamento della rete di distribuzione del calore nella zona di via Carano, finora non coperta dal teleriscaldamento: saranno completati in primavera, coprendo anche la parte alta del paese. L’investimento complessivo si aggira sui 400 mila euro. Fra le attività avviate da BioEnergia Fiemme, come è noto c’è ,anche la produzione di pellet che sta andando molto bene. Nel corso dell’esercizio la società ha realizzato tra l’altro un ampliamento impiantistico finalizzato ad aumentare la produzione a 10 milioni di kg, pari a circa il 20 % della produzione. Il progetto pellet ha consentito l’assunzione di 4 persone a tempo pieno, oltre a generare un indotto sul territorio non trascurabile.
L’esercizio 2019/2020 tutto sommato è andato molto bene, come conferma l’amministratore delegato Andrea Ventura: «Siamo stati toccati solo marginalmente dal virus alla fine della scorsa stagione invernale. Però ora ci preoccupa il futuro, che si presenta ancora molto incerto e irto di ostacoli creati dalla pandemia e dalle restrizioni imposte dal governo».
L’utile di 710 mila 257 euro (erano 695 mila 169 euro nell’esercizio precedente) secondo la proposta del consiglio di amministrazione sarà destinato nel modo seguente: 35 mila 512 euro alla riserva legale, 176 mila 474 euro come dividendo ai soci e 498 mila 270 euro alla riserva facoltativa.