Da Predazzo a Trodena un’unica Cassa Rurale 

Oggi alle 14.30 allo Sporting center di Predazzo (domani al Palafiemme) i soci approvano la fusione della Rurale di Fiemme con la Centrofiemme-Cavalese


di Luciano Chinetti


PREDAZZO. La fusione su cui i soci della Cassa Rurale di Fiemme e della Cassa Rurale Centrofiemme-Cavalese sono chiamati a esprimersi nei prossimi giorni punta a una banca capace di dare risposte sempre più efficaci ed efficienti al territorio che rappresenta. Un territorio che rimane al centro, come emerge dal nome del nuovo istituto: Cassa Rurale Val di Fiemme. Una “magnifica” Cassa Rurale, quindi, che racchiuderà la valle intera, da Predazzo a Trodena. I numeri parlano da soli: 7.000 soci, 104 collaboratori, 17 filiali (di cui 3 in Alto Adige), 1,3 miliardi di masse, più di 100 milioni di patrimonio e un CET1, tra i più solidi, al 19%. La sede legale sarà a Cavalese, mentre la direzione generale, guidata dal direttore Paolo Defrancesco, a Predazzo.

Il progetto di fusione, dopo l’autorizzazione di Banca d’Italia e l’avvallo della Provincia di Trento, è arrivato alla fase cruciale dell’approvazione da parte delle due assemblee: oggi, alle 14.30, allo Sporting Center di Predazzo sono convocati i soci della Cassa Rurale di Fiemme, mentre la mattina seguente, alle 9.30 al PalaFiemme di Cavalese, sarà il momento di esprimersi per i soci della Cassa Rurale Centrofiemme-Cavalese. Dopo il voto favorevole, la fusione sarà operativa dal 1° dicembre. A quel punto il Consiglio d’Amministrazione della Cassa Rurale di Fiemme resterà in carica fino all’indizione, nelle settimane successive, della prima assemblea elettiva, quando i soci saranno chiamati a eleggere il Cda per la fase transitoria, composto da 12 consiglieri (8 rappresentanti del territorio ex Fiemme, suddiviso in area alta, centro e bassa, 4 rappresentanti del territorio ex Centrofiemme), con il presidente eletto tra i consiglieri. Questo Cda resterà in carica fino al 2020, quando verrà eletto il nuovo consiglio, con il presidente scelto dall’assemblea e 8 consiglieri senza vincoli territoriali. «Il contesto in cui operiamo è sempre più complesso, rischioso e competitivo. La Cassa Rurale di Fiemme e la Cassa Rurale Centrofiemme-Cavalese hanno dimostrato grande maturità e senso di responsabilità pensando alla fusione per tempo. Una scelta non imposta dall’alto o obbligata dalle circostanze, ma nata dalla consapevolezza di entrambe le parti che unendo le rispettive esperienze - che partono da una storia comune e guardano alla crescita del territorio - si può essere più forti», sottolinea il direttore generale Paolo Defrancesco. La Cassa Rurale Val di Fiemme non dimentica il passato delle singole Casse Rurali di cui continua ad essere espressione. Come oltre un secolo fa, la cooperazione è ancora motore dello sviluppo economico del territorio: «Saremo, come abbiamo sempre fatto, al fianco di imprese, famiglie, giovani e associazioni, per investire sul futuro della nostra comunità», dicono all’unisono i due presidenti Goffredo Zanon e Marco Misconel.













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