la nota di falser del consei 

«Con Testor ha vinto l’essere fassano»

FASSA. Patrik Falser, consigliere del Consei General del Comun General de Fascia, ha inviato una nota a seguito dell’elezione in Senato della procuradora Elena Testor. «L'Union Autonomista Ladina si...



FASSA. Patrik Falser, consigliere del Consei General del Comun General de Fascia, ha inviato una nota a seguito dell’elezione in Senato della procuradora Elena Testor. «L'Union Autonomista Ladina si definisce per statuto un partito politico regionale, che - scrive Falser - avrebbe l'obiettivo di rappresentare la minoranza ladina nella Provincia, ma in queste ultime elezioni politiche cosi non ha fatto, sostenendo la candidata Senatrice, Eleonora Stenico, di Trento. Lo slogan della Ual è: “Stajon adum che la forza la ven dal grum” e anche se, loro, predicano bene ma razzolano male, noi fassani siamo rimasti uniti. Come hanno dimostrato le urne, questa non è stata una vittoria solo per Elena Testor o per l'Associazione Fassa, ma di tutta la Valle, dimostrando che, noi fassani, siamo una popolazione compatta che guarda alla sua gente. Essere fassano è dato dall’amore per la Val di Fassa, dalla coscienza di appartenere alla nostra terra, dall’affezione alla nostra lingua e dal sentirsi parte di una Comunità e della sua cultura, e non sicuramente del far parte di uno o dell'altro partito».

«La Ual è un partito dove a comandare è un ristretto cerchio di persone - scrive Falser-, da loro stessi definiti gente di spessore, contornato da forse "illusi burattini politici" appesi a un filo e che ubbidiscono ciecamente agli ordini impartiti dall’alto. E’ un partito a mio modo di vedere dove vengono portate avanti strette gerarchie nepotistiche, favorendo i "propri" indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. La stessa Union di Ladins de Fascia che non dovrebbe occuparsi di politica (anche se storicamente per necessità ha donato una costola all'allora movimento ladino di raccolta) bensì di difendere e curare il comune patrimonio della Lingua, della Cultura e del Folclore ha messo in campo il presidente Fernando Brunel andando casa per casa a chiedere di votare ed appoggiare la candidata senatrice del centro-sinistra Eleonora Stenico, cercando di boicottare non solo una Fassana ma addirittura quella Fassana già sostenuta e votata dagli abitanti ladini di Fassa nel 2015 a Procuradora del Comun General».

«Qui qualche perplessità sul nome "Union di Ladins" dovrebbe pur farsi largo - conclude Falser - Ma al di là di questo, e non è poco, volevo sottolineare in che modo la Ual, per le elezioni del 4 marzo, ha deciso di fare politica, utilizzando i social network per diffondere messaggi pieni di odio, falsità, cattiverie e bugie. Ma soprattutto pieni di invidia, quel sentimento nato dalla consapevolezza di aver fallito, perché a loro un posto in parlamento non è stato proposto da nessuno. La ruota gira, non è servito cercare riscatto, ma sono state il tempo e la verità a darlo».













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