Chiusa la statale ma senza dirlo
Lamentele dei pendolari fassani verso Bolzano lungo la Val d’Ega: cartello a Carezza, non a Sèn Jan
VALLE DI FASSA. Ci sono lamentele per la mancata comunicazione della chiusura della Statale 241 della Val d'Ega (in ore notturne fino al 30 di novembre). A comunicare il disservizio tra gli altri c'è Massimo Girardi dell'associazione Transdolomites, che spesso usa questa via di comunicazione per raggiungere Bolzano. «Mercoledì 14 novembre alle 21 mi sono messo in viaggio da Sèn Jan di Fassa per recarmi a Bolzano. A Passo Carezza, all'altezza del bivio per Passo Nigra, ho trovato l’indicazione stradale che informava della chiusura della strada. Nelle vicinanze del lago di Carezza, infatti, è stato istituito il blocco notturno dalle 20 alle 6 causa lavori. Consigliata la deviazione, nei giorni feriali, sulla strada provinciale 65 per Tires. Purtroppo sul versante fassano non ho trovato alcuna segnaletica e nulla, a oggi, è cambiato».
Non è la prima volta che ciò accade per un passo, quello di Carezza, che è il valico dolomitico maggiormente frequentato. «Trovo semplicemente inaccettabile questa situazione che reca disagio agli automobilisti - continua Girardi - ricordo che da bambino, quando c’era meno tecnologia ma molto più buon senso e organizzazione, a Vigo di Fassa, al distributore Mattioli, la segnalazione di interruzione della Val d'Ega era indicata con un semplice segnale stradale. Ora questo avviene saltuariamente. Chiedo che a questa mia pubblica protesta si associ anche il Comun General de Fascia e la stessa Apt di valle per dare più forza alla mia voce. Chiedo che la Provincia Autonoma di Trento provveda a installare un monitor permanente che segnali le condizioni di percorrenza della Statale 241 all'altezza del Comune di Sèn Jan ai due estremi del centro abitato come fa il Servizio strade della Provincia Autonoma di Bolzano all’altezza di Cardano e Ponte Nova. Informazioni che sarebbero quanto mai opportune anche in lingua tedesca e inglese perché ritengo sia semplicemente deplorevole che un territorio che è mèta di turismo internazionale diffonda le informazioni solo in italiano. È tempo - conclude Massimo Girardi - di conferire alla Regione Trentino Alto Adige la competenza sulla mobilità per tutto quanto concerne non solo le questioni viabilistiche ma anche i servizi di mobilità pubblica sovraprovinciale».
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